Mercoledì 16 luglio, alle 17.30, Amnesty International Grosseto sarà in piazza Rosselli per manifestare a favore dei diritti umani del popolo palestinese.
“In un comunicato di Riccardo Noury di Amnesty International Italia si legge che Amnesty ha registrato la completa mancanza di volontà da parte d’Israele e di Hamas di indagare sulle violazioni del diritto internazionale umanitario – spiega Marzia Maestrello, responsabile di Amnesty International Grosseto –: gli attacchi contro obiettivi civili, il danneggiamento o la distruzione di abitazioni private, di centri sanitari o infrastrutture, per non parlare di quella che è la violazione permanente che accompagna da anni le popolazioni civili palestinesi e israeliane: la paura”.
“Ondate di attacchi aerei israeliani a volte mirati, ma non poche volte indiscriminati, hanno causato numerosi morti: oltre 170, tra cui una trentina di minorenni e bambini, e un migliaio di feriti – continua Marzia Maestrello -. Centinaia di razzi palestinesi, che di per sé non possono che essere imprecisi e deliberatamente diretti contro obiettivi civili israeliani, hanno provocato almeno 20 feriti e danni a molte abitazioni. Mentre Israele minaccia una massiccia invasione da terra e Hamas di tirare fuori dai suoi sotterranei missili ad ancora più alta gittata, Amnesty International ha chiesto alle Nazioni Unite di disporre un’indagine internazionale sui crimini commessi dall’avvio dell’operazione ‘Confine protetto’. Le potenze del mondo non possono più stare a guardare, limitandosi ad appelli alla ‘moderazione’, mentre giorno dopo giorno si susseguono crimini di guerra. Qualsiasi richiesta di cessate il fuoco rischierà di essere inutile se, anche questa volta, non si perseguiranno gli autori di questi crimini”.
“Noi di Amnesty International Grosseto ci uniamo alle parole di Egidia Berretta, madre del compianto Vittorio Arrigoni – conclude Marzia Maestrello –, che di fronte alla tragedia del popolo palestinese scrive: ‘Rifletteteci un attimo, sarebbe come se l’esercito italiano per catturare un pericoloso boss mafioso iniziasse a bombardare pesantemente il centro di Palermo. Per i lutti che abbiamo vissuto, prima ancora di italiani, spagnoli, inglesi, australiani, in questo momento siamo tutti palestinesi. Se solo per un minuto al giorno lo fossimo tutti, come molti siamo stati ebrei durante l’olocausto, credo che tutto questo massacro ci verrebbe risparmiato. Restiamo umani’”.