Raccolti oltre 450 euro per l’Avis provinciale durante il concerto di Pasqua, che Associazione musicale Orchestra Città di Grosseto ha volto regale alla città in occasione dei venti anni dell’orchestra e dei cento anni della Corale Puccini. Nella cattedrale di Grosseto domenica scorsa queste due realtà hanno eseguito il Requiem in Re minore K626 di Mozart, l’ultima opera e per questa ragione la più misteriosa perché legata alla morte prematura del compositore. Un doppio compleanno che l’Associazione ha voluto dedicare all’Avis provinciale.
“La scelta del programma – ha commentato, il presidente dell’Orchestra Sinfonica, Antonio De Cristofano – non è casuale perché si è voluto testimoniare, in qualche modo, l’eccezionalità dell’evento del doppio compleanno e della serata dedicata a una delle associazioni più rappresentative come l’Avis.”
Molti grossetani hanno assistito al concerto, impressionati dalla magistrale interpretazione dell’orchestra, diretta da Giancarlo De Lorenzo, nell’eseguire una delle opere che da sempre esercita un fascino del tutto peculiare, legata al mistero della sua composizione, in quanto si ipotizza che tutta la partitura non sia stata scritta da Mozart. Perfetta e imponente l’esecuzione dei coristi della “Puccini” sotto la guida attenta del maestro Francesco Iannitti Piromallo, il tutto impreziosito dalle voci soliste del soprano Silvia Striato, del mezzosoprano Luana Viciani, del baritono Simone Rusci e del tenore Federico Pistolesi.
Prima del concerto il presidente dell’Avis provinciale, Carlo Sestini nel ricordare l’importanza della donazione di sangue e ringraziare l’orchestra e il suo presidente per la possibilità concessa alla sua associazione, ha consegnato due riconoscimenti a quelle che ha definito “tra le più importanti realtà culturali della provincia e per questa regione meritevoli della massima attenzione e affetto da parte di tutti, a partire dalle istituzioni. Realtà – ha proseguito il presidente di Avis provinciale – che vanno sostenute, esattamente come deve accadere per le associazioni di volontariato, perché continuino a vivere e a dispensare cultura per molti anni ancora. Quando poi la musica si lega alla solidarietà – ha concluso – il risultato che si ottiene è notevole e pertanto spero che in futuro collaborazioni di questo tipo si concretizzino con una maggiore frequenza.”