Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente l’intervento di Reana De Simone, presidente della Commissione pari opportunità provinciale, in occasione della Festa della donna:
“Cara adolescente,
la Festa della donna, quest’anno più che mai, porta un carico di aspettative che parla di donne che subiscono violenza, di cittadinanze attese, di lavoro mancato, di dignità ancora tutta da conquistare, ma il mio modesto pensiero va a te, nel pieno delle turbolenze, dell’entusiasmo come delle pretese, delle condanne come delle convinzioni. Cento anni fa come oggi era forte il bisogno di uguaglianza sociale, economica e culturale. Le donne hanno combattuto per questo.
Spesso ti ritrovi con noi adulti, genitori che hanno scordato il percorso naturale della crescita e che ti spronano a diventare grande troppo in fretta. Ti abbiamo lasciata senza riferimenti troppo certi, non abbiamo avuto abbastanza coraggio nel difenderti, convinti che quella freccia che sta per scoccare dal nostro arco, non abbia bisogno di un legno robusto e sicuro, che garantisca il volo e anche l’obiettivo: l’individuo nella sua integrità e completezza.
Oggi è un giorno in cui vorrei dirti di alzare la testa, con orgoglio, di prendere coscienza del tuo ruolo di persona, di donna, di essere fiera delle tue peculiarità, di partecipare senza paura alla vita sociale. Non deve essere la sconfitta culturale e sociale a prevalere, ma il riscatto psicologico di un ruolo determinante e preminente: tu hai un valore unico.
Il tuo ruolo nella collettività è stato sancito da tempo dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza delle Nazioni Unite. Lì puoi trovare una guida che ti ispiri e ti indirizzi nella quotidiana convivenza con gli altri.
Costruisci un percorso, realizza il tuo progetto. Fallo adesso. Chi viene dopo di te ha bisogno di te e di quello che tu costruirai, mattone su mattone, con saggezza e lungimiranza.
Nessuna uguaglianza può essere acquisita senza la partecipazione attiva delle giovani generazioni, fautrici dei cambiamenti culturali, precursori di una nuova struttura sociale”.