Questo pomeriggio, il Tribunale amministrativo regionale della Toscana ha reso note le motivazioni con le quali ha respinto la sospensiva degli atti dell’amministrazione comunale in merito alla vendita del 51% del capitale di Farmacie comunali riunite.
I ricorrenti, sostiene il tribunale nell’ordinanza, non hanno sottoposto a referendum la delibera di indirizzo del marzo 2013, momento in cui si è formata ed è stata ufficialmente resa nota la volontà dell’amministrazione di procedere alla vendita delle proprie quote societarie. Gli atti successivi che hanno dato il via alle procedure di gara e sui quali i ricorrenti hanno richiesto il referendum sono invece atti che danno seguito a decisioni già assunte in precedenza e mai contestate.
“La decisione del Tar della Toscana – ha commentato il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi – ci conforta sulla correttezza dell’operato del Comune di Grosseto a partire da quando, nel marzo di quest’anno, il Consiglio comunale ha dato il via libera alla vendita delle quote sociali detenute dall’amministrazione comunale, senza che questa decisione sia mai stata contestata. Ci siamo sempre adoperati perchè questo percorso di vendita, sofferto ma necessario, fosse chiaro e trasparente”.
La procedura di vendita, che era stata congelata in attesa delle decisioni della magistratura, può dunque riprendere il suo iter, con l’apertura dei termini entro i quali potranno essere presentate le offerte, secondo procedure di evidenza pubblica.