5 milioni di euro, di cui 139mila euro destinati a Grosseto e alla zona di Orbetello per venire incontro a quelle famiglie e alle persone che si trovano in una temporanea e contingente situazione economica da non permettere di affrontare determinate spese necessarie per la salute o legate all’ambito familiare, alloggiativo, scolastico, formativo o lavorativo.
E’ la cifra stanziata dalla Regione Toscana per il progetto di microcredito ideato per far fronte a quelle situazioni di nuova povertà che la grave situazione economica sta causando.
Per quanto riguarda Grosseto, la Caritas diocesana svolgerà il ruolo di capofila dell’iniziativa, supportata dal Coeso – Società della salute, con a corollario anche le altre associazioni del sociale privato che portano avanti le loro attività nel territorio.
Per poter partecipare a questo finanziamento, denominato “Dare credito alle persone” ed attinto dalla Regione da entrate di denaro pubblico, sarà sufficiente la residenza anagrafica in un comune della Toscana ed ogni soggetto potrà ricevere un prestito fino a tremila euro, da restituire senza alcun tasso entro 36 mesi dalla data di erogazione, che sarà effettuata esclusivamente dalla Caritas.
Il progetto durerà complessivamente 48 mesi e le domande potranno essere presentate a partire dal 14 gennaio presso una serie di sportelli dislocati negli 8 centri d’ascolto del territorio che avranno il compito di raccogliere le richieste dei potenziali beneficiari, grazie al lavoro svolto da 15 persone appositamente formate per svolgere questo servizio.
I soggetti richiedenti dovranno presentarsi agli sportelli con la documentazione che attesti, oltre al possesso dei requisiti formali di accesso, la situazione familiare, sulla cui base verrà compilata una scheda di rilevazione e redatta in seguito una relazione dettagliata. Questa documentazione sarà corredata da una richiesta formale di prestito ed inviata al comitato di valutazione.
Ogni eventuale soggetto beneficiario saprà se la sua richiesta sarà accettata o meno entro 30 giorni dalla presentazione della domanda e i primi prestiti saranno erogati ad inizio febbraio.
“Ogni richiesta sarà vagliata attentamente da un comitato di valutazione creato ad hoc – spiega Luca Grandi, vicedirettore della Caritas –, proprio perché la Regione ha finanziato il progetto con soldi pubblici. I destinatati del microcredito sono persone che sti trovano in una situazione economica difficile, che non permette loro di pagare certe spese nei servizi di prima necessità. Come Caritas ci aspettiamo moltissime richieste da tutta la provincia e siamo pronti ad ascoltare tutte le persone che si rivolgeranno agli sportelli, ma gli eventuali beneficiari devono essere consapevoli che le loro domande saranno accolte solo in presenza di requisiti ben definiti”.
“Questo progetto ha conseguito un risultato storico – conclude Grandi – perché è nato dalla collaborazione di tutte le associazioni del territorio, che per la prima volta si sono sedute insieme intorno ad un tavolo per riflettere su azioni concrete da mettere in atto per arginare l’emergenza sociale”.
Il Coeso – Società della Salute partecipa e contribuisce in maniera diretta alla realizzazione del progetto affinchè ogni richiesta presentata dalle persone possa essere effettivamente attinente alle finalità di sostegno proposte dal bando.
“Il nostro è un ruolo di sussidiarietà – spiega Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso -, i veri protagonisti di questo progetto sono le associazioni del territorio grossetano. Noi mettiamo a disposizione dell’iniziativa le nostre risorse e le nostre professionalità, ad esempio gli assistenti sociali, per evitare che certe situazioni di difficoltà economica possano precipitare e trasformarsi in situazioni di povertà reale”.
“Il microcredito non è regalare denaro – spiega don Enzo Capitani, direttore della Caritas –, ma nasce con l’obiettivo di garantire l’accesso al credito a quelle persone che non hanno la possibilità di farlo tramite i tradizionali canali delle banche, ma che possiedono una dignità e svolgono un lavoro. Questo progetto deve mettere in moto un circolo virtuoso, deve essere la scintilla che fa ripartire un motore che ha momentaneamente rallentato la sua corsa”.
“Si tratta della terza iniziativa di microcredito realizzata nel nostro territorio – conclude don Enzo –, dopo quella messa in pratica già dal 2004 da Banca della Maremma e da L’Altra Città ,e il credito della speranza, ideato dalla Caritas per le famiglie. Sono fiducioso che questo nuovo progetto possa dare i frutti sperati”.
Ecco, nel dettaglio, i centri di ascolto in cui saranno allestiti gli sportelli per richiedere il microcredito:
- Grosseto: Caritas diocesana, Querce di Mamre, centro di ascolto antiusura – arciconfraternita di Misericordia, Arci Solidarietà;
- Roccastrada: ufficio del presidio del Coeso (per l’utenza di Roccastrada e Civitella Paganico);
- Campagnatico: ufficio del presidio del Coeso (per l’utenza di Campagnatico e Civitella Paganico);
- Castiglione della Pescaia: Acli Solidarietà;
- Scansano: Caritas parrocchiale di Scansano.
Nella foto in alto, da sinistra verso destra: Fabrizio Boldrini, don Enzo Capitani e Luca Grandi