Una “Giornata nazionale di mobilitazione contro l’illegalità e l’abusivismo” è stata indetta da Confcommercio per contrastare ogni forma di abusivismo e contraffazione, criminalità, frode e sofisticazione, mercato nero e pirateria.
A Grosseto, l’iniziativa si svolgerà lunedì 11 novembre nella sala Pegaso della Provincia a partire dalle 10. Interverranno: il Prefetto; i sindaci dei comuni della provincia; i comandanti degli organi di Polizia; Giovanni Lamioni, presidente della Camera di Commercio; Emanuel Cerciello, assessore alle attività produttive; i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori.
“Questo incontro serve per avere un programma di unione tra le forze in campo perché ci siamo sentiti dire a volte dalle forze dell’Ordine stesse che tra loro manca un coordinamento – ha dichiarato Paolo Coli, direttore di Ascom Confcommercio Grosseto- . Vogliamo che vengano messe in pratica azioni che contrastino abusivismo e contraffazione. Quando parliamo di abusivismo ci si va ad inserire in un settore molto ampio: negli ultimi anni infatti in fenomeno si è allargato e coinvolge l’abbigliamento come la profumeria, le calzature, la pelletteria, per arrivare fino ai farmaci. Anche le associazioni che trasformano le sagre in eventi economici commettono delle frodi e devono essere controllate”.
“Riportare il territorio ad un clima di legalità è uno dei miei obiettivi, come rappresentante dei commercianti, e quando mi trovo davanti a certe situazioni di illegalità ed abusivismo nella vita di tutti i giorni mi sento impotente come cittadino e non soggetto a tutela di legge”.
“Cominciamo a fare la programmazione degli interventi, anche quotidianamente se serve, per dare un’immagine di pulizia e legalità anche al turista che viene da fuori. Quello che chiedo è più attenzione alla sicurezza per i nostri associati, attenzione che anche i mezzi di comunicazione potrebbero aiutarci a portare avanti”.
Spesso quando si parla di commercio abusivo e di contraffazione il nostro pensiero corre ai ragazzi di colore che, per pochi spiccioli, vendono oggetti taroccati al mercato, in spiaggia o per la strada.
In realtà il fenomeno è più complesso e di portata più ampia, secondo degli studi condotti da Confcommercio il 36% dei consumatori ha avuto occasione, almeno una volta, di acquistare prodotti contraffatti o illegali, oppure ha usufruito di servizi erogati da soggetti non autorizzati.
Oltre un consumatore su tre ha quindi alimentato l’enorme flusso generato dalle pratiche illegali. E’ difficile ipotizzare numeri precisi: certamente sono cifre enormi, cifre tali da poter attrarre anche organizzazioni di carattere malavitoso.
Il fenomeno dell’acquisto illegale è maggiormente diffuso tra le donne e i giovani, specialmente con un titolo di studio medio- basso. Le statistiche ci dicono che il 26% dei consumatori ha acquistato almeno un prodotto o un servizio illegale nel corso del 2013. Sono cifre importanti, su cui è necessario riflettere, cifre così elevate da fare sì che il 57% dei commercianti si ritenga danneggiato in modo significativo del fenomeno.
Nella foto in alto due associati Confcommercio (Danilo Ceccarelli e Donella Bellucci) ed il direttore Confcommercio Paolo Coli.