Il Presidente della Provincia, Leonardo Marras, e l’assessore al governo del territorio, Marco Sabatini, hanno presentato questa mattina a Palazzo Aldobrandeschi il documento sull’autostrada che sarà inviato al Presidente della Repubblica, ai rappresentanti del Governo e del Parlamento e al Consiglio regionale.
Il testo è stato discusso e condiviso da tutti gli attori del territorio: i Comuni, i sindacati e le associazioni di categoria; non si tratta, infatti, di un tema che interessa solo le realtà direttamente coinvolte, ma è una questione che riguarda la vita di tutti i cittadini della provincia e l’economia dell’intera Maremma; e in questa visione d’insieme sono state scritte le osservazioni e le richieste a Sat.
“Il progetto Sat determina in tutto il territorio provinciale gravi problemi urbanistico-territoriali, economico-sociali e paesistico-ambientali – dichiara Marco Sabatini, assessore della Provincia di Grosseto al governo del territorio -. Il progetto prevede l’obbligo del pedaggio, nonostante le nostre ripetute richieste, e manca ancora un’adeguata viabilità alternativa; si vuole trasformare un percorso esistente, che appartiene all’intera collettività, in un’infrastruttura di esclusiva concessione Sat, non fornendo un servizio di viabilità alternativo”.
Rispetto al progetto definitivo approvato dal Cipe a dicembre 2012, sono molteplici le osservazioni evidenziate, così sintetizzabili:
- è stato messo in evidenza come il progetto attuale travisi i principi cardine della normativa sulle infrastrutture strategiche, avendo saltato alcuni passaggi procedurali, come la Valutazione di impatto ambientale. Inoltre, il progetto si riferisce solo ad una parte del tracciato, che viene quindi affrontato frazionato, violando il Codice degli appalti;
- sono presenti problematiche relative alle strade complanari. Su diversi punti del tracciato infatti, Sat non prevede un’adeguata viabilità di servizio, andando a penalizzare tutti i collegamenti locali; come nel caso di Grosseto, con i centri produttivi di Scarlino e di Braccagni-Madonnino, o ad Orbetello e Monte Argentario per il porto e i luoghi turistici. Inoltre, nella zona di Rispescia è rimasta inascoltata la richiesta delle istituzioni di rendere “strada parco” la strada statale 1;
- irrisolto ancora il problema fondamentale del pedaggio: le indicazioni del Cipe a dicembre 2012 non garantiscono nei fatti nessuna esenzione del pedaggio per i residenti, per il trasporto pubblico locale e i mezzi di servizio e di soccorso;
- il progetto Sat risulta inadeguato sulla zona di Grosseto: la mancanza di un’adeguata viabilità complanare determinerebbe importanti flussi di traffico in entrata e in uscita dalla città, pertanto nel documento si richiede che il tratto di Aurelia da Grosseto nord a Grosseto sud rimanga aperta come tangenziale cittadina di servizio, per la fruizione dei centri produttivi, sanitari, culturali e commerciali;
- a tutt’oggi non è stato presentato un progetto per il tratto relativo al lotto 4, che va da Grosseto sud a Fonteblanda, lasciando irrisolte le questioni della viabilità alternativa e dell’accesso al Parco naturale della Maremma, nel quale il fattore dell’impatto ambientale è primario;
- molte le questioni aperte anche per il lotto 5b, quello di Orbetello; Sat non ha realizzato studi idraulico-idrogeologici sulla zona, che invece è ad alto rischio. Inoltre, non è prevista la viabilità complanare che assicuri i collegamenti tra Fonteblanda, le Terme dell’Osa e le aree produttive di Albinia.
“La Provincia di Grosseto ritiene necessario realizzare l’autostrada, in quanto importante infrastruttura viaria – dichiara Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto –, ma deve essere progettata in modo che sostenga lo sviluppo economico della Maremma e rispetti il diritto dei cittadini a vivere in libertà questo territorio. Questo documento è un appello al Presidente della Repubblica e al Governo perchè ascoltino la voce di chi vive e lavora in questo territorio, e che chiede un’opera davvero efficiente e a basso impatto, di sostegno a tutte le comunità”.