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Il Comando provinciale celebra l’anniversario della nascita della Guardia di Finanza e traccia un bilancio delle attività svolte nel 2013

di Redazione
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Stamani, la Guardia di Finanza di Grosseto ha celebrato il 239° anniversario della fondazione delle Fiamme Gialle.

La cerimonia, molto sobria, si è svolta a carattere interno nel salone d’onore del Comando provinciale. Nel corso dell’iniziativa, è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica, che ha voluto ricordare come “la Guardia di Finanza ha rappresentato nel tempo fermo ed affidabile punto di riferimento per la collettività nazionale ed essenziale presidio a difesa della legalità”, evidenziando che il Corpo “svolge un ruolo di fondamentale importanza ai fini del funzionamento del sistema produttivo del paese, concorrendo direttamente e indirettamente al suo sviluppo attraverso il contrasto di molteplici e differenziate forme di reato: dalle frodi all’evasione fiscale, dal riciclaggio di denaro ai traffici illeciti, dall’immigrazione clandestina alla criminalità organizzata, dalla corruzione all’uso indebito di risorse pubbliche”.

La cerimonia è stata anche l’occasione per fare il punto sulle attività svolte dalle Fiamme gialle nei primi 5 mesi del 2013.

Lotta all’evasione fiscale

La Guardia di Finanza contrasta l’evasione fiscale secondo un approccio di polizia investigativa in grado di cogliere trasversalmente tutti gli illeciti economico-finanziari tra loro connessi. L’azione delle Fiamme gialle è orientata in primo luogo verso i fenomeni più gravi ed insidiosi, per i danni che producono al bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e del sistema economico nel suo complesso, ma anche al concreto recupero delle risorse illecitamente sottratte all’Erario, mediante una sempre più efficace aggressione patrimoniale.

Nei primi 5 mesi del 2013, accanto alle verifiche fiscali ed al contrasto all’economia sommersa, sono proseguiti i piani di controllo nei confronti dell’evasione fiscale internazionale, di quei professionisti le cui posizioni sono ritenute particolarmente pericolose, nonché di coloro che pongono in essere condotte evasive complesse ed insidiose per ingannare il fisco.

Sono stati denunciati 34 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (7 casi), per non aver versato l’Iva e le ritenute fiscali (1 caso), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (6 casi), per aver presentato una dichiarazione infedele o fraudolenta (15 casi) o per aver distrutto/occultato la contabilità (5 casi). Altre denunce all’autorità giudiziaria sono scattate per aver presentato dichiarazioni fraudolente o infedeli con superamento dei limiti penalmente rilevanti.

Sono stati inoltre scoperti 26 evasori totali, soggetti economici che non hanno presentato alcuna dichiarazione dei redditi.

I controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati 1.600 ed il 19% è risultato irregolare.

L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati ed a garanzia della pretesa erariale trova riscontro nei sequestri proposti all’Autorità Giudiziaria per 26,5 milioni di euro, oltreché nelle adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai Reparti del Corpo, pari a  50.000 euro sottratti al Fisco.

Lotta agli sprechi del bilancio pubblico

La Guardia di Finanza ha anche intensificato l’azione a tutela del bilancio pubblico, coerentemente con le esigenze di contenimento della spesa e dei processi di spending review. L’obiettivo è di individuare e prevenire sprechi e malversazioni ai danni del bilancio pubblico, ottenendo effetti positivi sui saldi e salvaguardando gli standard dei servizi pubblici offerti.

Il Comando Provinciale ha indirizzato le proprie risorse a:

– contrastare le indebite percezioni riconducibili ai cosiddetti “fenomeni di massa”, quali le truffe a danno degli enti previdenziali ed assistenziali o le truffe perpetrate per accedere alle prestazioni sociali agevolate, nell’ottica di innalzare il livello di compliance dei cittadini e garantire che le risorse, stanziate mediante molteplici forme di assistenza, vadano a sostegno delle situazioni di effettivo e maggiore disagio sociale. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica grossetana 8 responsabili di frodi per complessivi 22.000 euro, tra cui 2 truffatori che hanno ottenuto indebitamente assegni sociali o benefici dallo Stato e 6 “falsi poveri” che hanno beneficiato di prestazioni sociali agevolate;

– reprimere i più gravi fenomeni di frode e mala gestione delle risorse pubbliche, evidenziando le forme patologiche più gravi per consentire un miglioramento strutturale dei processi di spesa. L’azione continua ad essere orientata ai casi più insidiosi, come le frodi nell’erogazione di incentivi pubblici a sostegno o per il rilancio delle attività infrastrutturali ed industriali.

In chiave futura e preventiva, l’individuazione delle frodi, oltre a permettere il recupero delle risorse illecitamente percepite mediante misure di aggressione patrimoniale, assicura l’immediata cessazione delle erogazioni che, spesso, hanno carattere di regolarità e sistematicità, garantendo risparmi sui bilanci pubblici futuri ed a tutto vantaggio di coloro che ne hanno effettivo titolo.

Prosegue l’attività di contrasto ai fenomeni di corruzione nella Pubblica Amministrazione, con particolare riguardo al settore della spesa pubblica. Allo stato attuale, sono stati denunciati, nel corso di molteplici indagini di polizia giudiziaria, 59 soggetti, di cui 7 destinatari di misure restrittive della libertà personale.

Aggressione dei patrimoni della criminalità economica

Il contrasto alla criminalità organizzata ed economica costituisce una priorità strategica. Lo scopo è quello di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attività delittuose e di prevenire la formazione dei patrimoni criminali, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le ispezioni antiriciclaggio ed i controlli transfrontalieri sui movimenti di valuta.

A 2,7 milioni di euro ammonta il valore dei beni sequestrati da inizio anno.

La lotta al riciclaggio di capitali “sporchi” è stata sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di segnalazioni di operazioni sospette per intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita, in denaro contante e titoli, da e verso l’estero.

Sono stati inoltre denunciati 4 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, insieme ad 1 usuraio tratto in arresto, cui sono stati sequestrati 43.000 euro.

Lotta ai traffici illeciti

Nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio, i sequestri di prodotti contraffatti o insicuri, per oltre 1.100 pezzi, confermano le tendenze di questi ultimi anni: il mercato del falso sembra non conoscere crisi. I consumatori sembrano fortemente attratti dai prezzi più bassi offerti sul mercato dalla concorrenza sleale della “filiera del falso”, anche a costo di maggiori rischi sul piano della salute e dell’incolumità personale, visto che da tempo la contraffazione ha oltrepassato le frontiere dei beni di lusso ed ha invaso anche il mercato dei prodotti di uso generale, dell’agro-alimentare e dei medicinali.

Denunciate 16 persone.

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