Il connubio tra Avis provinciale e Fondazione Grosseto Cultura ha dato ottimi frutti.
A dirlo, in primo luogo, sono i numeri, con diciotto iscrizioni di persone candidate a diventare donatori di sangue, ma anche il riscontro ottenuto nell’opera di sensibilizzazione alla donazione di midollo, dopo i protocolli d’intesa con Admo.
Infatti, all’ingresso del teatro Moderno è stato allestito un punto Avis (nella foto in basso), presente da giovedì pomeriggio, in occasione della manifestazione “La scuola tra i suoni”, fino a venerdì sera, durante il Premio Monicelli.
“Un ringraziamento particolare come Avis provinciale – ha commentato il presidente, Carlo Sestini – lo rivolgo in primo luogo a chi ha firmato il modello di adesione alla nostra associazione, mostrando altruismo e senso civico, per poi estenderlo a chi ha diretto questo progetto: la maestra Gloria Mazzi, il presidente della Fondazione Grosseto Cultura, Loriano Valentini, e il consigliere Danilo Piani. Senza la loro sensibilità e disponibilità non avremmo mai avuto modo di ottenere questi risultati. Spero adesso che questa collaborazione possa continuare, perché dove ci sono i giovani e dove c’è cultura, Avis c’è per promuovere un’altra cultura, quella del dono del sangue e della solidarietà, che non si insegna, ma si acquisisce partendo proprio dai più giovani”.
“Una siffatta riflessione – ha concluso il presidente Sestini – mi porta a lanciare un appello e un invito: spero che siano in molti ad avvicinarsi alla donazione, proprio come hanno fatto queste diciotto persone, perché i dati non sono confortanti; alla carenza cronica di zero negativo si è associata la mancanza di altri gruppi. Ricordo che la donazione o l’idoneità possono essere prenotate contattando le sedi Avis della provincia di Grosseto”.