Un manifesto 6×3 che ricorda il gatto Bombolo sarà esposto da domani nei pressi dello stadio di Grosseto.
Lo ha voluto e finanziato la famiglia del felino ed è stato realizzato dalla Lav, con il supporto grafico di Francesca Guidi.
Bombolo è stato vittima di qualcuno che il 23 marzo scorso gli ha sparato con una carabina a Casalecci. La campagna di sensibilizzazione, che comprende anche una serie di manifesti di piccolo formato già esposti in vari esercizi commerciali della città, vuole focalizzare l’attenzione sul fenomeno delle uccisioni di gatti, purtroppo molto diffuso, e ricordare che l’uccisione di animale è un reato ai sensi dell’art.544 bis del codice penale, che prevede fino a due anni di carcere.
La Lav ringrazia sentitamente la famiglia di Francesco Candela, che nel momento in cui ha subito la perdita di Bombolo ha avuto la forza e il coraggio di denunciare e di esporsi pubblicamente, anziché rimanere in quel silenzio che spesso in troppi scelgono per paura o per sfiducia.
“Solo nel momento in cui ci si oppone pubblicamente a un crimine si acquista davvero la forza di fermarlo. Per questo alla famiglia Candela va la nostra più sincera stima”, dichiara il consiglio direttivo della Lav Grosseto. “Chi ha ucciso Bombolo non potrà fare a meno di vedere e speriamo che in lui per primo avvenga una presa di coscienza del male compiuto”.