È stato per anni la sua seconda casa, il luogo dove ha sudato, ha costruito con enormi sacrifici le sue vittorie, ha festeggiato i suoi successi.
Adesso, il palazzetto di via Austria, a Grosseto, porta il suo nome, per non dimenticare la sua gioia di vivere e il suo amore per lo sport, due valori che l’hanno sempre accompagnata nel corso della sua breve vita.
Valentina Infantino, un corpo esile come una libellula, ma il carattere e la determinazione di una veterana, se ne è andata presto, troppo presto, in una calda serata estiva di 13 anni fa, a causa di un assurdo incidente stradale.
Il suo ricordo, la sua presenza, il suo immenso amore per i familiari, gli amici, la ginnastica sono comunque sempre rimasti scolpiti nei cuori di chi le ha voluto e le vorrà sempre bene.
La cerimonia di intitolazione del palazzetto a Valentina si è svolta stamani, alla presenza di tanti amici, dei familiari e delle istituzioni, rappresentate da Paolo Borghi, vice sindaco e assessore allo sport del Comune di Grosseto.
Un’iniziativa semplice, ma commovente nella sua essenzialità e carica di significati: l’ennesima dimostrazione, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che Valentina è sempre presente e infonde coraggio con il suo sorriso contagioso e delicato rivolto a chi è stato costretto a piangere la sua fragile vita spezzata.
Nel corso della cerimonia, il vice sindaco Borghi ha scoperto la targa in memoria della giovane sportiva, mentre lo scultore Antonio Fiengo ha tolto il velo alla statua che ha realizzato. L’opera è stata sistemata all’ingresso della struttura e rappresenta una ginnasta impegnata in un esercizio: la delicatezza della scultura ben rappresenta la leggiadria di Valentina.
Proprio nel palazzetto di via Austria, con i colori della Società sportiva Ginnastica Grifone, Valentina aveva disputato numerose gare, distinguendosi anche a livello regionale. Nel suo ricordo, è stato organizzato un memorial di ginnastica che giovedì 25 aprile celebrerà la tredicesima edizione.
“Stamani le parole sono superflue – ha dichiarato Paolo Borghi –, vale molto di più la presenza di tantissimi amici di Valentina. La folla che partecipa a questa cerimonia è senz’altro la testimonianza più bella dell’affetto che nutre per Valentina”.
“Oggi celebriamo una giornata caratterizzata dallo sport e dall’amicizia – ha affermato Alessandro Infantino, padre di Valentina, attorniato dai colleghi dei Vigili del Fuoco che non hanno voluto mancare all’appuntamento -: sono due valori importanti, che Valentina portava sempre con sé. Ringrazio Paolo Borghi perché si è fatto promotore di questa iniziativa”.
“Avrei preferito non dover realizzare quest’opera – ha dichiarato lo scultore Antonio Fiengo -, ma è comunque un regalo che offro ad Alessandro Infantino, con il quale mi lega una profonda amicizia, e spero possa essere un piccolo contributo affinchè il ricordo di Valentina non affievolisca mai in nessuno di noi”.