E’ stato presentato questa mattina “La carta del pane“, il nuovo progetto promosso per dare sostegno alle famiglie e ai cittadini che si trovano in una grave situazione di disagio economico.
L’iniziativa prevede che coloro che fanno parte delle fasce socialmente deboli possano ritirare cibo fresco direttamente negli esercizi commerciali per poterli consumare nelle proprie abitazioni.
“Questo progetto dimostra che, a volte, per fare del bene, non sono necessarie iniziative faraoniche, ma è sufficiente ascoltare le proposte dei cittadini.
Ogni giorno, nel rispetto delle normative vigenti, tanti esercenti sono costretti a buttare ciò che avanza a fine giornata.
E’ uno spreco inaccettabile e significa perdere una risorsa per le famiglie che ne hanno bisogno ma non hanno le possibilità per fare la spesa – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Luca Ceccarelli.
Da una proposta di una cittadina, è nata l’idea, e insieme agli esercenti abbiamo pensato di mettere in circolo queste risorse e insieme al CoeSo, nostro partner, abbiamo individuato 16 famiglie bisognose che beneficeranno della Carta”.
Si tratta di famiglie con o senza minori, nonché persone singole. A ciascun di loro sarà consegnata una scheda personale mensile, vidimata dal Comune di Grosseto, su cui il negoziante apporrà il timbro relativo alla data di consegna degli alimenti. I nuclei familiari potranno rivolgersi ad un esercizio pubblico al giorno.
“La mia presenza oggi è a rappresentare gli operatori economici di questa città che hanno cuore.
I beneficiari di questa carta sono persone che non solo non possono più pagare le bollette, ma che non hanno più nemmeno soldi per fare la spesa – ha aggiunto l’assessore al Commercio Emanuel Cerciello – Sono italiani e sono persone dignitose che vivono quella condizione non per loro colpa, ma perché si trovano costrette a viverla.
Il mio viaggio in Congo, a giugno, all’ospedale pediatrico ha cambiato la mia percezione del cibo e per questo ho accolto il progetto molto volentieri”.
“Gli effetti della crisi economica vista dal nostro punto di vista sono differenti – ha detto Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso Società della salute . Il mutamento che noi vediamo, oltre alle difficoltà ordinarie che noi vediamo delle categorie sociali più deboli, si sta aggiungendo la difficoltà straordinaria del ceto medio e basta poco, di questi tempi, perché anche queste famiglie si ritrovino border line.
A ciò si aggiunge una riduzione di risorse ai servizi clamorosa. In questo quadro l’amministrazione pubblica deve trovare il suo ruolo con progetti di sussidiarietà. Il CoeSo, contribuisce con la sua valutazione professionale segnalando i soggetti bisognosi.
Occorre creare una comunità che sa aiutarsi e che trovi sostegno nell’amministrazione pubblica.”
“L’ispirazione mi è venuta una sera vedendo un servizio di Striscia la notizia in cui veniva mostrato un furgone della Caritas di Roma che ridistribuiva il cibo avanzato a fine serata alle attività commerciali ed ho pensato: perché non farlo anche a Grosseto?” ha spiegato Serena Mauri, ideatrice del progetto.
“La carta del pane” rimarrà attiva, in via sperimentale, fino alla fine dell’anno, ma c’è già la volontà sia da parte degli amministratori che degli esercenti di continuare e di estendere il progetto in altre zone. I commercianti che hanno aderito all’iniziativa sono la pizzeria da Katia, il ristorante da Edoardo, il bar Kelly (ex Girasole), il bar Hollywood, il Fornino, il bar Les Amis, la pizzeria da Marcello e il forno di via dei Mille. Chi volesse partecipare al progetto può comunque farlo rivolgendosi all’ufficio Politiche sociali del Comune.