Capalbio (Grosseto). “Apprendiamo con grande soddisfazione che la Regione Toscana, con delibera n. 208 del 24 febbraio 2025, ha espresso parere negativo nell’ambito del procedimento di Via statale relativo al progetto di realizzazione di un impianto agrifotovoltaico a terra della potenza di circa 69,9MWp nel Comune di Orbetello, proposto da Aiem Green srl”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il comitato Maremma Viva.
“In primo luogo, il comitato Maremma Viva ritiene importante che il Comune di Capalbio abbia reso nell’ambito di detta procedura Via un parere sfavorevole, evidenziando la contrarietà dell’intervento per gli aspetti di carattere paesaggistico, di localizzazione e di cumulo con altri progetti – continua la nota -. Il Consiglio comunale di Capalbio, al quale va il nostro plauso, è da tempo attento a verificare la compatibilità di detti interventi così invasivi, rispetto al modello di sviluppo di un territorio. In questo senso Maremma Viva condivide le rappresentazioni svolte in più occasione dal sindaco di Capalbio in ordine alla localizzazione di grandi impianti di produzione di energia rinmovabili che siano adeguati sia alla qualità del territorio che alla effettiva esigenza di consumo”.
“Ci sono aree, come quella della Maremma, che hanno una vocazione ben delineata dalla normativa regionale contenuta nel Pit/Ppr, come chiarito dalla Regione Toscana nel richiamato parere, laddove ha precisato che ‘avendo rilevato che il progetto produce un impatto significativo non mitigabile sulla componente ‘Paesaggio’ con trasformazioni di lungo periodo del paesaggio rurale identitario descritto dal Pit/Ppr approvato con Dcr n. 37 del 27 marzo 2015 e compromissioni del livello dei servizi ecosistemici forniti dal territorio, ivi compresi quelli estetici e ricreativi’ – prosegue il comunicato –. Questo non significa che detti territori non debbano partecipare al processo di transizione energetica, ma come precisato dal sindaco di Capalbio e condiviso dal Ccmitato, ciò deve avvenire in sintonia con il territorio e quindi ad esempio con la creazione di comunità energetiche”.
“Il comitato Maremma Viva, da tempo attento a queste tematiche, ritiene essenziale che in questa fase di adozione della legge regionale toscana in ordine alla identificazione delle aree idonee, ordinarie e non idonee per la localizzazione di impianti Fer – termina la nota -, sia data grande rilevanza ai territori non andando a trasformare aree, alterandone il paesaggio, differenziando gli interventi (di grandezza e tipologia) anche in ragione agli effettivi fabbisogni di ciascuna entità comunale”.