Amiata (Grosseto). Si è svolto oggi il primo seminario organizzato dal Consorzio forestale dell’Amiata sul Forest Bathing. Due i momenti formativi, la mattina, nella sala Cred dell’Unione dei Comuni Montani Amiata grossetano, e nel pomeriggio nella foresta di faggio della Contessa, l’area benessere individuata nel comune di Castel del Piano, non lontano dall’omonimo Prato.
L’incontro formativo è una delle attività previste dal progetto Bosco Serv.E, acronimo di “Il Bosco in funzione dei servizi ecosistemici e della biodiversità” finanziato dal Documento di economia e finanza (Defr) 2020 della Regione Toscana – Progetto Regionale 6 – Bando “Interventi a sostegno dei processi di innovazione organizzativa del processo produttivo nel settore della cooperazione agricola e nei consorzi forestali”, che ha come obiettivo l’ottenimento di due nuove certificazioni forestali: la Pefc, Servizi ecosistemici idoneità al benessere forestale e delle funzioni turistico ricreative, e la Biodiversity friend forest (Wba).
Il seimario
Durante il seminario, rivolto prevalentemente ai tecnici del settore forestale, alle guide turistiche ed ambientali, sono stati trattati dai tecnici esperti del progetto, i contenuti del progetto, le certificazioni forestali le attività dei bagni in foresta e del turismo forestale sostenibile.
Bosco Serv.E è un progetto di cooperazione, nato per volere del Consorzio forestale dell’Amiata, principale gestore dei boschi pubblici del Monte Amiata con il supporto scientifico dell’Università della Tuscia – Dafne, per l’innovazione della filiera forestale.
La faggeta amiatina, proprio per la gestione forestale sostenibile condotta negli anni da parte del Consorzio forestale, è certificata Pefc dal 2003 (certificazione della gestione sostenibile), quindi da 20 anni, ed è considerata un modello virtuoso a livello nazionale.
La Pefc Italia ha scelto il Consorzio forestale dell’Amiata e i suoi boschi per sperimentare la certificazione dei servizi ecosistemici di idoneità al benessere forestale ed in particolare per il Forest Bathing e la terapia in foresta e per le funzioni turistico ricreative che questa egregiamente svolge. La certificazione è stata ottenuta nel 2022 ed è la prima a livello italiano.
Attraverso il progetto Bosco Serv.E. sono state realizzate tre aree per il Forest Bathing sull’Amiata grossetano; anche sull’Amiata senese sono state individuate grazie alla Macchia faggeta due aree. Pertanto, sul Monte Amiata oggi vi sono ben cinque aree certificate Pefc per i bagni in foresta.
Al seminario hanno partecipato, oltre al presidente del Consorzio forestale dell’Amiata, Fiorenzo Caselli, il coordinatore del progetto Bosco S.Erve., Giovanni Alessandri dello studio Agricis, il professor Rodolfo Picchio, dell’Università della Tuscia di Viterbo, Dipartimento Dafne, e il dottor Marco Mencagli, esperto di benessere forestale a livello nazionale.
Il presidente del Consorzio forestale dell’Amiata, Fiorenzo Caselli, afferma: “L’obiettivo generale del nostro progetto è quello di valorizzare la filiera forestale della nostra montagna, con la messa a punto di nuove attività che fino a pochi anni fa erano impensabili, come il Forest Bathing in modo da soddisfare la richiesta salutistica e di benessere che sempre più è richiesta ai boschi da parte della popolazione”.
Secondo il professor Rodolfo Picchio dell’Università della Tuscia, “il progetto può contribuire, come modello replicabile in altre realtà, alla crescita della competitività della filiera forestale, stimolando un nuovo interesse verso il bosco, anche in modo più moderno e innovativo”.
Conclude il coordinatore tecnico del progetto, Giovanni Alessandri: “Questo seminario formativo rappresenta una prima concreta opportunità per conoscere i servizi ecosistemici del bosco legati al turismo e al benessere ed in particolare di sperimentare in maniera tangibile cosa sono i bagni in foresta e come possono essere organizzati”.