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Rispescia (Grosseto). Venerdì 30 giugno, dalle 10.30 a Rispescia, nei locali del Polo nazionale dell’agroecologia di Legambiente, si tornerà a parlare di agrivoltaico e delle opportunità che questa innovazione è in grado di fornire all’intero settore nell’ambito del convegno “Agrivoltaico, multifunzionalità agricola, tutela del paesaggio: una convivenza possibile“.
L’incontro
Organizzato dall’associazione ambientalista alla luce delle recenti polemiche sui presunti impatti della tecnologia a carico del paesaggio, l’incontro ha lo scopo di condividere esperienze già esistenti in Italia e buone pratiche che non solo dimostrano criticità superabili, ma avvalorano la tesi secondo la quale attraverso l’agrivoltaico è addirittura possibile contare su una resa maggiore, oltre a produrre energia pulita dal sole.
L’agrivoltaico punta a combinare le colture con i pannelli fotovoltaici, installati a un’altezza tale da consentire il passaggio delle macchine agricole, con la sfida di produrre energia e fare agricoltura allo stesso tempo.
Gli ospiti
All’iniziativa, a cui sono invitati tutti gli amministratori toscani e la cittadinanza interessata al tema, parteciperanno: Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente; Stefania Saccardi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana; Monia Monni, assessora all’ambiente della Regione Toscana; Leonardo Marras, assessore a turismo e attività produttive della Regione Toscana; Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto; Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto; Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e responsabile paesaggio di Legambiente; Angelo Frascarelli, dell’Università di Perugia; Alessandra Scognamiglio, coordinatrice della Task force agrivoltaico sostenibile di Enea e presidente dell’Associazione italiana agrivoltaico sostenibile; Franco Miglietta, dirigente di ricerca del Cnr; Carlo Carcasci, del dipartimento di ingegneria industriale, sistemi per l’energia e l’ambiente dell’Università di Firenze; Stefano Amaducci, del dipartimento di produzioni vegetali sostenibili dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Marco Giampreti, area manager di Italia Renantis srl; Antonio Lancellotta, amministratore de La Greenhouse; Fedele Manolo Fiorino, di Edp Renewable; Giulio Borgia, dell’azienda Le Rogaie. A concludere la mattinata sarà il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.
“La sfida climatica – dichiarano Angelo Gentili e Fausto Ferruzza – ci impone un cambio di passo deciso e veloce. L’agrivoltaico è una delle risposte che possiamo e dobbiamo dare senza indugi perché la transizione energetica trovi concreta applicazione non in un futuro indefinito bensì nel presente. Le polemiche apparse sulla stampa toscana nelle scorse settimane ci hanno spinti a chiamare a raccolta amministratori regionali e locali, esperti del settore e aziende virtuose, allo scopo di avviare un percorso di conoscenza e consapevolezza, con il quale squarciare il velo che si sta gettando su una tecnologia che, se realizzata correttamente, non può che far bene ai nostri territori, alle nostre economie e all’ambiente, senza impattare in modo significativo sul paesaggio. Già paragonare il fotovoltaico a terra all’agrivoltaico è un errore concettuale da evitare, se vogliamo davvero innescare un dibattito sereno e scevro da pregiudizi”.
“I pannelli mobili a inseguimento solare posizionati nei campi, con altezze e geometrie che consentono le lavorazioni agricole con i mezzi meccanici e il pascolo – proseguono Ferruzza e Gentili – rappresentano una forma di convivenza particolarmente interessante per la decarbonizzazione del nostro sistema energetico, ma anche per la sostenibilità e la redditività del nostro sistema agricolo. Tra l’altro, in molti casi la sinergia positiva che si crea tra impianto fotovoltaico e coltivazione agricola, grazie all’ombreggiamento, consente una mitigazione degli impatti legati all’innalzamento delle temperature medie al suolo. Grazie a una programmazione virtuosa che anche noi auspichiamo, la Toscana può testare procedure/modelli replicabili, favorendo la realizzazione di progetti ad alto valore tecnologico, attenti agli aspetti legati sia all’attività agricola che alla tutela del paesaggio”.
“Gli amministratori locali e regionali – concludono i due dirigenti di Legambiente – si adoperino ora affinché si possa rapidamente contare su norme nazionali adeguate e uniformi, che permettano una pianificazione e una realizzazione di questi impianti ovunque corretta e trasparente”.
L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook Legambiente Agricoltura e sul sito web agricoltura.legambiente.it. Per partecipare in presenza è obbligatoria la registrazione su: agricoltura.legambiente.it/30giugno.