Grosseto. Quattro interventi già aggiudicati, quattro a gara nel mese di giugno e due a luglio. Sono settimane importanti per il Consorzio di Bonifica 6 Toscana, con l’attesa svolta per dieci opere idrauliche per oltre 22,5 milioni di investimento. Questi lavori, finanziati da Ministero delle infrastrutture e trasporti, Ministero delle politiche agricole e Regione Toscana, fanno parte dell’imponente piano da 44 milioni di contrasto ai cambiamenti climatici, tra mitigazione del rischio idraulico e supporto all’agricoltura, messo in atto da Cb6.
Già aggiudicate due gare di sola progettazione in provincia di Siena: il sistema di sbarramenti mobili per uso irriguo ed opere accessorie nel fosso Serpenna a Palazzo a Merse (Sovicille) da 48.740 euro e il nuovo impianto di irrigazione collettiva con sbarramenti mobili sul torrente Arbia a Pianella (comuni di Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti) da 111mila euro.
I lavori in provincia di Grosseto
Gran parte degli investimenti sono però in Maremma: sono stati aggiudicati in via definitiva i lavori da 3,155 milioni per il miglioramento dell’impianto irriguo consortile a Grosseto e la realizzazione di un invaso ad uso irriguo all’interno del canale diversivo abbandonato a Cernaia, sempre a Grosseto, per 9,7 milioni; a breve è atteso l’inizio dei lavori.
Molte le gare in arrivo. A giugno quella per gli sbarramenti mobili ad uso irriguo nel canale essiccatore principale dell’Alberese (2,24 milioni); per la cassa di espansione alla confluenza del fiume Bruna e del torrente Fossa (6,5 milioni); per la manutenzione straordinaria sul fiume Albegna, ponte della Marsiliana, nei Comuni di Magliano in Toscana e Manciano (270mila euro); in provincia di Siena per la realizzazione di difese spondali e riprofilature su borro delle Ripi e sul borro Madonna a Colle, a Rapolano Terme (360mila euro).
A luglio andranno a gara l’intervento di sistemazione delle sponde del fiume Fiora in località Scarceta, nel comune di Manciano (60mila euro); la realizzazione di una scogliera alla periferia di Siena a protezione delle sponde erose alla confluenza tra il torrente Riluogo e il fosso di Ribucciano (150mila euro).
“Tutti questi interventi – afferma Roberto Tasselli, dirigente area progettazione di Cb6 – sono frutto di anni di intenso lavoro che finalmente sta dando i suoi frutti. Nei prossimi anni, grazie a questi e ad altri lavori, oltre a quelli già portati a termine, riusciremo a rendere il nostro territorio più sicuro”.
“Sapevamo che il 2023 – aggiunge Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud – sarebbe stato l’anno in cui raccogliere i frutti del grande impegno portato avanti dai nostri tecnici. L’intubamento del canale primario del fiume Ombrone alla Steccaia è stato solo il primo di una lunga serie di interventi che aiuteranno la Maremma nella complessa sfida ai cambiamenti climatici, da affiancare alla costante cura e manutenzione del nostro reticolo”.
In foto l’idrovora del Beccarello, cassa di espansione del fiume Bruna sotto Braccagni