Anche Montieri si unisce alla giornata del 22 ottobre, in cui è stato proclamato per il secondo mese consecutivo lo sciopero globale per il clima o, come è meglio conosciuto a livello internazionale, il “Global strike for climate”. Alcune attiviste hanno consegnato alle varie attività economiche del paese un cartello che è stato molto ben accettato e che ogni negoziante terrà esposto per tutta la giornata di oggi, pioggia permettendo.
Per lo più i cartelli sono stati di tipo scherzoso, mentre sul cancello del palazzo comunale e sulla vetrata dell’ufficio turistico i cartelli sono stati di tipo informativo. Un grande cartello riportava, con scritte colorate, la dicitura “Montieri per il clima, non abbiamo un pianeta B“, che poi è diventata l’hashtag #montieriperilclima insieme a quelli scelti dai Fridays For Future. Gli altri cartelli ricordavano quanto è accaduto questa estate, quando il 9 agosto è stato emesso il tanto atteso report di Ipcc. In particolare, uno dei cartelli, ricordava che Ipcc è un organismo intergovernativo di scienziati che studia per l’appunto i cambiamenti climatici e che è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 1988.
“Ogni volta che veniva reso pubblico un report di IPpcc per raccontare cosa stava e sta accadendo al nostro pianeta, si sono sempre utilizzati toni tranquilli nonostante le situazioni non indicavano condizioni positive – dichiara in un comunicato Maria Santarossa, rappresentante dei Parents for Futurs di Roma -. Quest’anno, per la prima volta, Antonio Gutierres nel parlare di quest’ultimo report di questa estate, ha usato toni allarmanti che dovrebbero smuoverci tutti. Ha detto: il pianeta e l’umanità sono in codice rosso! Sappiamo tutti cosa vuol dire in ospedale, un codice rosso. Da tempo, dagli anni ’70, gli scienziati, anche assunti dalle compagnie petrolifere stesse come Exxon Mobil ed altre, hanno capito che è chiaro che i cambiamenti climatici attuali (per intensità e rapidità degli eventi) sono dovuti all’uomo ed alla sua attività su pianeta. Gli occhi ora sono tutti rivolti alla Cop26, il summit sui cambiamenti climatici che già è fallito spesso nelle precedenti edizioni“.
“Il focus principale è il contenimento dell’aumento delle temperature entro 1,5°C delle temperature medie globali: tutti gli stati dovranno fare la loro parte – prosegue il comunicato -. Per questo non abbiamo più molto tempo, ci restano circa 7 anni per azzerare le emissioni di CO2, in particolare dovute all’uso dei combustibili fossili e di tutti i gas definiti climalteranti. Sappiamo tutti che è estremamente importante anche la diminuzione di ogni forma d’inquinamento, che ormai ha raggiunto livelli preoccupanti ed il fatto che siamo in quasi 8 miliardi ci fa capire una cosa: che, oltre ad alzare la voce sui politici affinché mettano da parte il Dio denaro per la sopravvivenza dell’umanità che è seriamente a rischio estinzione, cosa che faremo partecipando il 1° novembre alle 10 alla Human Challenge (catena umana a livello globale indetta da Parents e Fridays For Future Italia, cercate sui loro siti internet e canali social), occorre anche l’impegno di noi singoli facendo molta attenzione ai gesti di ogni giorno, misurando l’impatto sull’ambiente e pensando che quel gesto che stiamo per fare, non siamo i soli a farlo. Come dicono gli inglesi: ‘Lessi is more!’. Le risorse del pianeta non sono infinite, ed anzi, sono in drastico esaurimento”.
“Ci auguriamo che per Montieri, già Comune virtuoso, si apra la strada del buon esempio anche con i Comuni vicini. Ricordiamoci che il report di Ipcc di quest’estate è stato emesso al netto di quanto accaduto a luglio ed agosto, mesi terribili in più della metà del pianeta – termina la nota -: temperature record e vastissimi incendi in moltissime aree del pianeta”.