Home GrossetoAmbiente Grosseto “Tra mare e terra”: un convegno per promuovere il progetto della Casa dei Pesci

“Tra mare e terra”: un convegno per promuovere il progetto della Casa dei Pesci

di Redazione
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Quale ruolo può e deve avere il pubblico nello sviluppo di iniziative private la cui eco internazionale diventa sempre più importante per la valorizzazione di un territorio?

La risposta è nell’evento in programma giovedì 8 luglio, alle 18, all’agriturismo biologico La Pulledraia di Alberese .

“Tra mare e terra (tra pubblico e privato): quale modello per la valorizzazione della Maremma”: già il titolo dell’incontro, moderato dal giornalista Rai Sandro Vannucci, e che vedrà anche la presenza delle istituzioni con Leonardo Marras, assessore regionale al turismo, di Luca Agresti, assessore al turismo del Comune di Grosseto, di Maddalena Ottali, assessore al turismo del Comune di Orbetello, e di Lucia Venturi, presidente del Parco della Maremma, la dice lunga su un possibile auspicabile scenario di sinergie pubblico-privato in favore di questo meraviglioso territorio contraddistinto da molteplici sfaccettature paesaggistiche.

Le possibilità di valorizzare la Maremma grazie al suo rapporto con il mare troverà infatti piena testimonianza nella presentazione del libro “La casa dei pesci – Storia di Paolo il pescatore” di Ilaria De Bernardis e Marco Santarelli, edito da Palombi, dove il mare e la caparbietà di Paolo Fanciulli (il pescatore) la fanno da padrone. Una storia, quella di Paolo, talmente bella da essere finita su molte delle più importanti testate italiane e mondiali come il New York Times, The Guardian o il Suddeutschen Zeitung. La storia di un “pescatore artigianale e ambientalista” come ama definirsi, che fin dagli anni ’80 ha condotto una lotta ostinata e a tratti anche pericolosa per la sua incolumità fisica proprio per difendere il suo mare, che è anche il nostro, dalle incursioni selvagge e vandaliche delle troppe industrie che lo stavano distruggendo con la pesca a strascico illegale.

Reti munite di piombi e catene trainate da barche che raccolgono tutto ciò che si trova sul fondo del mare, compresi molluschi e coralli e vaste praterie di Posidonia oceanica, preziosi per la salute dell’ecosistema, in quanto assorbono quantitativi enormi di CO2, producendo ossigeno. Un impegno personale encomiabile che nel 2015 ha trovato l’appoggio delle istituzioni e di alcuni privati che hanno contribuito con una consistente raccolta fondi alla creazione della “Casa dei pesci”, un vero e proprio museo subacqueo nelle acque di Talamone, che ha il duplice scopo di tenere lontane le barche della pesca a strascico e contemporaneamente di offrire bellezza a chi si immerge e può ammirare le 39 gigantesche sculture appoggiate sul fondale e realizzate da grandi artisti internazionali.

Un progetto a cui verrà devoluto l’intero incasso derivante dalla vendita del libro, affinchè la Casa dei pesci in un prossimo futuro possa ispirare altri luoghi in Italia per andare a costituire una rete di Città dei pesci. Intanto si pensa ad una terza messa a mare di altri blocchi per impedire la pesca a strascico tra la foce dell’Ombrone e Marina di Grosseto.

Un tratto di costa in cui la pesca illegale c’è ancora – ribadisce Paolo Fanciulli e che potremmo impedire con il sostegno di tutti i grossetani”.

Un’idea ambiziosa che richiede un notevole sforzo economico. “Per questo parte dell’incasso derivante dalla cena che seguirà il convegno verrà devoluto all’associazione ‘Casa dei pesci’ proprio a questo scopo – ribadisce il presidente Ippolito Turco -. E’ importante per noi avere sostegno e incoraggiamento e capire se siamo ancora soli in questa iniziativa o abbiamo il sostegno anche della città. E’ anche l’occasione con una libera donazione di ricevere una copia del libro con cui si potrà contribuire concretamente alla realizzazione di un progetto che riguarda l’ambiente e quindi tutti noi”.

Per quanto riguarda le occasioni di valorizzazione della Maremma, l’incontro sarà anche l’occasione per parlare di un altro interessante iniziativa “di terra” promossa proprio dal giornalista Vannucci. Il progetto “San Michele cammino di cammini”, un lungo itinerario che congiunge la Sacra di San Michele in Val Di Susa con Monte Sant’Angelo nel Gargano Passando per Roma e che attraversa la Maremma con la Via delle Città etrusche – Volterra, Massa Marittima, Roselle – e l’Antica Via Clodia che da Roselle scende per Scansano, Saturnia, Sovana, Pitigliano e prosegue attraversando la Tuscia fino a Roma. Un percorso bellissimo che però, purtroppo, non è stato ancora completato nel tratto grossetano prima e dopo Roselle.

Anche per questo sarebbe necessaria una utile sinergia tra pubblico e privato così come sta proponendo la Regione Toscana, che vuole riconoscere un ruolo determinante alle associazioni e al terzo settore nella progettualità e nella realizzazione di cammini e sentieri.

Il “Comitato promotore San Michele cammino di cammini”, infatti, raccoglie ed organizza associazioni e volontari sul territorio insieme a Comuni e Province, Pro Loco e strutture di accoglienza, propone il suo programma alle Regioni e si impegna a segnare insieme ai Cai locali i tratti ancora mancanti e fornirli di una segnaletica specifica. Ne nasce un  nuovo percorso che, in collegamento con le associazioni Micaeliche francesi, irlandesi e del Regno Unito nonché greche e israeliane, vorrà definire il lungo cammino di San Michele attraverso l’Europa ed il Mediterraneo da presentare per il riconoscimento degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa.

Per ulteriori informazioni si prega di contattare Ippolito Turco al 3487.120615 oppure su turco.ippolito@gmail.com

Per la cena prenotazione obbligatoria. Parte dell’incasso sarà devoluto alla Casa dei pesci.

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