Si è concluso l’intervento di forestazione previsto nel Parco della Maremma e che ha portato alla piantumazione di 500 nuovi alberi. Un progetto reso possibile grazie all’iniziativa di Unicoop Tirreno “Un nuovo socio, un nuovo albero”, che rientra in “Mosaico Verde”, la campagna nazionale ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente con lo scopo di riqualificare il territorio italiano e tutelare i boschi esistenti.
L’intervento ha interessato alcuni tratti della pista ciclabile che da Alberese arriva fino a Marina di Alberese; il percorso più significativo interessato dalla piantumazione è compreso tra la località Vaccareccia e la località Macchiozze di 2,5 km. Scopo dell’intervento è quello di migliorare l’aspetto naturalistico e la fruibilità di questo tratto di pista ciclabile, grazie alla presenza delle alberature prima assenti, contribuendo allo stesso tempo alla conservazione della biodiversità della zona e alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
“Abbiamo aderito volentieri al progetto ‘Mosaico verde’ e siamo grati ad Unicoop Tirreno per averlo concretizzato. La piantumazione di nuovi alberi è di per sé un atto importante per contribuire a frenare il surriscaldamento del pianeta – ha dichiarato la presidente del Parco della Maremma, Lucia Venturi –: in questo caso specifico ha contribuito anche a migliorare la fruibilità della nostra pista ciclabile, creando aree ombreggiate lungo il percorso con specie tipiche dell’area protetta, quindi un doppio risultato che va nella direzione di agire localmente e pensare globalmente“.
Le specie arboree scelte sono tutte autoctone, comuni nel territorio dell’area protetta e coerenti con le condizioni climatiche e edafiche della zona, quali: il leccio, il frassino ossifillo, la tamerice e la roverella. Sono state impiegate anche specie arbustive come il rosmarino, specie diffusa nel parco, al fine di costituire una barriera verde, gradevole e utile anche agli insetti, di altezza contenuta.
In particolare, le piante sono state disposte secondo una formazione lineare con alternanza di alberi e arbusti in modo da creare, con il tempo, un buon ombreggiamento della pista ciclabile mantenendo, allo stesso tempo, la godibilità del panorama circostante.
“Un nuovo socio un nuovo albero” – attraverso cui è stato reso possibile l’intervento nel Parco della Maremma – è l’iniziativa lanciata da Unicoop Tirreno che dal 26 febbraio al 31 dicembre 2020 si è impegnata per ogni nuovo socio tra i 18 e i 30 anni a piantare un giovane albero e che prevede per gli stessi anche 30 euro in buoni da spendere in prodotti della linea bio ed ecologica ViviVerde Coop.
Il progetto fa parte della campagna “Mosaico verde” nata nel 2018 con lo scopo di facilitare l’incontro tra le necessità degli enti locali di recuperare aree verdi e la volontà delle aziende di investire risorse nella creazione o tutela di boschi permanenti, come misura di responsabilità sociale d’impresa. “Mosaico verde” ha un obiettivo ambizioso: piantare 300.000 nuovi alberi e tutelare 30.000 ettari di boschi esistenti su tutto il territorio nazionale.
“Il 26 febbraio 2020 Unicoop Tirreno ha compiuto 75 anni: un compleanno importante celebrato con questa iniziativa sociale rivolta ai più giovani. L’ambiente, uno dei temi su cui la Cooperativa è maggiormente impegnata da sempre; i giovani, a cui la Cooperativa è destinata, perché il suo patrimonio etico, economico, di competenze deve restare a disposizione della comunità anche domani. Ecco che, in occasione di un evento tanto importante, abbiamo scelto una campagna che è anche un atto di cura per il nostro pianeta”, ha spiegato Massimo Favilli, direttore soci e comunicazione di Unicoop Tirreno.
“Grazie alla collaborazione con Unicoop Tirreno abbiamo potuto assicurare una migliore fruibilità della pista ciclabile che attraversa il Parco della Maremma con l’obiettivo di aumentare il benessere di chi si reca in questi luoghi – ha dichiarato Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2 -. Un progetto per noi importante perché agire in modo concreto per migliorare il benessere collettivo riteniamo sia la strategia da perseguire se si vuole dare risposta ai grandi problemi ambientali del nostro tempo“.