Il comitato Save Saturnia ha appreso che un cittadino non residente nel Comune di Manciano ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org, indirizzata al sindaco di Manciano, Mirco Morini, in cui si chiede che le cascate non siano privatizzate e che rimangano ad uso pubblico. La petizione, ad oggi, 29 maggio, è stata firmata da 2500 persone.
“Siamo entusiasti che l’appello abbia ottenuto un supporto di queste proporzioni – dichiara il comitato in un comunicato -. Speriamo vivamente che il grande successo dell’iniziativa raggiungerà il sindaco, pur sapendo che il muro dietro cui si è barricata l’amministrazione di Manciano non è facile da sfondare. I membri della Giunta, infatti, non hanno mai risposto a nessuno degli appelli del comitato Save Saturnia, nonostante esso sia composto da oltre 150 soci. La comunicazione tra l’ente pubblico e la cittadinanza si è completamente interrotta per volontà della Giunta. Basti pensare che il 20 marzo 2020 il Sindaco ha negato di trasmettere in diretta streaming un importante Consiglio comunale durante il quale sono stati discussi importanti dettagli sul rapporto tra l’ente pubblico e un privato che possiede alcuni terreni nelle vicinanze delle cascate. In particolare, è stato accordato un ampliamento edile senza alcun corrispettivo per il Comune in termini di introiti”.
“Il comitato vuole inoltre fare importanti precisazioni su un fatto: la società Terme di Saturnia non è proprietaria delle cascate del Mulino e non lo è mai stata – continua la nota -. La società è semplicemente proprietaria di alcuni terreni adiacenti, così come lo sono molti altri soggetti privati. Gli abitanti di un appartamento non sono certo proprietari del marciapiede di fronte al loro portone: allo stesso modo, i proprietari dei lotti posti in vicinanza del Gorello non hanno la proprietà del corso d’acqua, che è demaniale. Questo dettaglio non è affatto trascurabile“.
“Infatti, dopo a una recente perimetrazione delle aree demaniali fatta dalla Regione, il Gorello è stato annoverato tra i corsi idrici, le sponde del Gorello appartengono allo Stato e il Comune avrebbe diritto di prelazione su tali immobili in caso di un’eventuale concessione. I terreni rimanenti potrebbero essere presi in comodato d’uso e si potrebbe comunque giungere ad altre eventuali soluzioni, come la costituzione di un parco pubblico da noi proposta – termina la nota -. Perché l’amministrazione vuole rinunciare a queste opportunità? Perché non vengono riconosciuti gli importanti benefici di una gestione pubblica, come la garanzia della fruibilità e la protezione da eventuali speculazioni? Il comitato rimane disponibile a proporre progetti concreti in merito”.
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La lista che vinse le elezioni del 2027 era stata votata anche perché aveva uno slogan che diceva” per la gente, tra la gente”ma poi non hanno mai risposto a nessuna istanza dei propri cittadini che volevano esprimere le loro opinioni. Come hanno fatto col Comitato SaveSaturnia. E non sono bastate nemmeno le sollecitazioni a rispondere ai cittadini sul problema delle Cascate inviate al Sindaco dal Difensore Civico. Del resto subito dopo la vittoria alle elezioni il capogruppo di maggioranza Bulgarini che si spaccia per socialista incurante dello scombussolamento che sta creando nelle tombe dei veri socialisti, ha dichiarato pubblicamente anche sui social:” Io non credo nella democrazia partecipata. Una volta che una lista è stata eletta deve decidere autonomamente e basta!”