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Porto Ercole, gli ambientalisti: “Adeguamento del porto rovina il paesaggio”

di Redazione
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Le associazioni Wwf e Italia Nostra hanno presentato una serie di osservazioni sui documenti dell’Atf – Adeguamento tecnico funzionale del porto di Porto Ercole, elaborato con la motivazione di aggiornare il Piano regolatore portuale (Prp) già approvato nel febbraio 2018, a seguito di nuovi elementi sulle condizioni meteomarine da considerare nel progetto.

“Tale Atf introduce di conseguenza delle modifiche alle strutture dei moli, che le incrementano notevolmente, e ripropone anche degli ingiustificati ampliamenti di banchine interne, che erano già stati correttamente esclusi nel Prp del febbraio 2018 – si legge in una nota delle due associazioni -. I nuovi e notevoli ampliamenti di banchine nel lato ex Cirio (ampliamento di circa 10 metri della banchina antistante l’ex Cirio e nuovo prolungamento della banchina dall’area ex Cirio verso il molo di sottoflutto) non hanno certo niente a che vedere con delle necessità di adeguamento ai dati meteo-marini. Tale intervento costituisce una variante al progetto Prp e modifica fortemente l’aspetto complessivo dell’area nord del porto. Inoltre, oltre alla riduzione dello specchio acqueo, l’intervento comporterà un incremento del traffico a terra e dell’inquinamento acustico e visivo”.

“La soluzione tecnica proposta per l’allungamento del molo di sopraflutto non è stata supportata da alcun calcolo strutturale di dimensionamento e i vantaggi prospettati sono esclusivamente volti a facilitarne l’esecuzione e a ridurne i costi, mentre si avrà certamente la necessità di interventi di manutenzione più frequenti, complessi e onerosi – continua il comunicato -. Molto preoccupante è la assoluta mancanza di valutazione dell’impatto delle opere sul paesaggio: gli interventi dell’Atf costituiscono una pesante alterazione della prospettiva attualmente possibile dall’area interna del porto. I nuovi ‘muraglioni in c.a.’ penalizzerebbero fortemente la visuale da terra dell’imboccatura del porto, trasformando il porto di Porto Ercole dall’attuale ‘porto rifugio’ ad un ‘porto prigione’ e la Relazione paesaggistica presente nel Prp non è stata emendata per tener conto delle innovazioni dell’Atf. L’Atf non adegua nulla e neanche considera altri aspetti critici già lasciati irrisolti nel Prp, quali: la mancanza di aree di parcheggio pertinenti e l’aggravamento dell’attuale carenza; possibili percorsi di accesso ai pontili assolutamente inadeguati ai posti barca previsti. Il problema dell’ossigenazione delle acque interne è stato ulteriormente ‘rinviato’ e sulla riserva idrica per il servizio portuale nessuna previsione è stata fatta“.

“In considerazione di quanto sopra esposto le associazioni ritengono doveroso seguire con la massima attenzione l’evoluzione e gli aggiornamenti del Piano regolatore portuale di Porto Ercole affinché non venga irreparabilmente danneggiato l’ambiente marino e stravolto il tipico paesaggio di Porto Ercole – termina il comunicato con conseguenti negative ripercussioni non solo sul bene comune, ma anche sul patrimonio turistico”.

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