Per la prima volta sulla nostra costa è stato rinvenuto un nido di tartaruga marina, alle Marze di Marina di Grosseto: il personale del Centro recupero tartarughe Marine di Grosseto TartAmare è intervenuto immediatamente per verificare la traccia e l’effettiva presenza delle uova e per coordinare le operazioni di messa in sicurezza del sito.
Un fenomeno prezioso perché solo recentemente la Toscana è stata scelta da questi antichi animali come meta sistematica per deporre le proprie uova: i ricercatori stanno indagando le cause di questo cambiamento di abitudini. TartAmare, che opera assieme al Comune di Grosseto ormai da anni al recupero ed alla riabilitazione di esemplari rinvenuti in difficoltà o spiaggiati, è uno in prima fila e, sulla scorta dei primi dati raccolti, ha avviato uno specifico programma per monitorare e tutelare i nidi lungo un ampio tratto della costa toscana centro settentrionale.
È stato proprio durante uno di questi monitoraggi che è stata avvistata la lunga traccia lasciata nottetempo da una grossa femmina uscita dal mare e risalita fino al piede della duna che si trova in quel tratto di costa selvaggia dell’arenile grossetano.
Per la caratteristiche e la fragilità della modalità riproduttiva di questi animali, l’intervento umano è provvidenziale: il nido viene messo in sicurezza e recintato, viene segnalato e monitorato con passaggi quotidiani dai ricercatori di TartAmare e dagli uomini della Guardia Costiera.
Il team del Centro recupero tartarughe marine, che è partner dell’Osservatorio toscano per la biodiversità, seguirà per la Regione Toscana e per il Comune di Grosseto tutte le fasi dello sviluppo fino alla schiusa ed all’ingresso in mare dei piccoli, previsto tra il 10 ed il 15 settembre. Durante questo presidio i biologi di TartAmare saranno presenti sulla spiaggia del nido per dare informazioni su questo meraviglioso evento che renderà ancora più speciale l’estate grossetana 2019.