Si è svolta questa mattina la prima edizione del convegno “– plastica + mare”, lanciata dal Porto della Maremma in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente.
All’incontro, che si è tenuto nella tensostruttura allestita sulla terrazza del Porto della Marina di San Rocco, hanno preso parte relatori di rilievo locale e nazionale che hanno dato il via a una tavola rotonda sul tema dell’inquinamento da plastiche, proponendo tra i vari interventi soluzioni per un mare più pulito.
La mattinata si è aperta con i saluti del presidente del Porto della Marina di San Rocco S.p.a, Sabrina Lentini.
“Noi come Porto della Maremma, a partire da quest’anno in un progetto che si svolgerà nell’arco di tre anni, vogliamo essere più sostenibili per il nostro mare – ha dichiarato Sabrina Lentini -. Da quest’anno elimineremo i gadget di plastica, provvederemo all’installazione di un distributore di acqua potabile, daremo maggiore attenzione alla raccolta differenziata e alla sensibilizzazione di clienti e fornitori tramite la diffusione di un decalogo di comportamenti tratti dal Ministero dell’Ambiente, che rimarchi il nostro obiettivo: meno plastica, più mare”.
A moderare l’incontro, il giornalista di Nautica, Roberto Neglia, che ha introdotto i relatori presenti al convegno.
Primo a intervenire, il vicesindaco del Comune di Grosseto, Luca Agresti, che ha parlato del turismo in Maremma e dell’importanza di preservare la bellezza del territorio, che vanta l’80% di presenze turistiche legate al mare e ai paesaggi. E’ seguito l’intervento dell’amministratore delegato di Sei Toscana, Giuseppe Tabani, che ha presentato il progetto “Arcipelago pulito” e tutte le azioni di Sei Toscana per la tutela del sistema costiero, tra cui l’idea d’inserire una tessera magnetica da distribuire ai pescherecci abilitati a questo tipo di attività.
Ha parlato anche il testimonial dell’evento, Marco Bardi, campione internazionale e mondiale di pesca in apnea, nonché fondatore dell’associazione Pesca Sub plastic free, che ha lo scopo di pulire i fondali marini: “Abbiamo visto negli ultimi 20-30 anni un grande cambiamento nei fondali – ha spiegato Bardi –, purtroppo si sta verificando qualcosa di anomalo mai visto prima. Abbiamo creato il gruppo senza scopo di lucro per organizzare eventi di pulizia congiunta di spiagge e fondali, anche con il coinvolgimento di scolaresche”.
Nel mare si trova sempre più traccia di questo nemico, tanto da mettere in pericolo la vita delle tartarughe, come evidenziato dalla testimonianza del presidente di Tartamare, Luana Papetti, che negli ultimi anni ne ha salvate e liberate in gran numero.
Al convegno è intervenuto anche il professor Stefano Goffredo, ideatore di “Sentinelle del Mare 2019”, un progetto in cui i cittadini sono i protagonisti della raccolta di dati sull’ambiente e la sua biodiversità, attraverso un metodo di compilazione di apposite schede di rilevamento. Il progetto, di portata nazionale, è stato promosso da Confturismo Confcommercio, in rappresentanza del quale al convegno è intervenuto il direttore generale, Alberto Corti, che ha introdotto il discorso della sostenibilità.
“Nel nostro database – ha poi aggiunto Corti – abbiamo una fotografia di quello che c’è nel mare e la presenza dei rifiuti. Da quest’anno abbiamo voluto aggiungere una sezione dedicata alla presenza di plastiche, dove si spiega il problema e si propongono le attività per risolverlo”.
E sulle buone pratiche ha detto la sua anche il comandante della Capitaneria di Porto, Francesco Tomas, che ha parlato del progetto Tuscany Fishing for litter – presentato, tra l’altro, a Bruxelles -, nato con lo scopo d’impegnare i pescatori nella raccolta di rifiuti in mare e coinvolgere nel conferimento le aziende sponsor.
“Noi abbiamo il privilegio di lavorare per il mare – ha poi concluso Tomas –, abbiamo sempre portato la nostra organizzazione in un’opera di sensibilizzazione e accrescimento della cultura del mare. Si sta andando sempre più nella direzione del controllo efficace di questo fenomeno e si sta investendo molto nei sistemi di qualità a livello di tutela ambientale”.
Non è mancato il contributo dell’assessore all’ambiente del Comune di Grosseto, Simona Petrucci, che ha parlato di riciclo, raccolta differenziata e dei progetti svolti nelle scuole, per sensibilizzare e educare i bambini a un corretto uso della differenziata.
“Il rispetto dell’ambiente – ha commentato l’assessore – è un senso civico. Noi come amministrazione siamo partiti tre anni fa con il 31% di indifferenziata e oggi siamo al 42,5%. E’ un incremento percettibile che salirà nel momento in cui avremo inserito i cassonetti in tutto il comune. Ben vengano giornate come queste”.
Tra le buone pratiche, è stato presentato anche il prodotto Sea Bin, del quale ha parlato l’amministratore di DragFlow Fabio Mazzitelli: “Rispecchia quello che fanno gli altri cestini della differenziata – ha spiegato -, ma è dotato di una pompa e viene posizionato all’interno di porti, laghi, bacini. La pompa convoglia verso il cestino tutto quello che galleggia, con una capacità di circa 5-10 chili, che poi viene svuotato da un operatore addetto”. Il primo Sea Bin in Italia è stato acquistato al sud e nei prossimi giorni anche il Porto della Maremma avrà il primo Sea Bin in funzione.
A conclusione della mattinata, è intervenuto il presidente di Assonat, Luciano Serra: “Il pericolo dell’innalzamento dei nostri mari – ha detto – è reale, ma non imminente come l’inquinamento da plastica. E noi dobbiamo portare avanti una politica di contrasto. La nostra politica deve essere di sacrificio, di miglioramento e di cultura. Noi che viviamo di turismo, che amiamo questo posto meraviglioso dobbiamo impegnarci: ognuno deve fare il suo piccolo passo in avanti. E serve anche un sostegno politico con il quale trovare soluzioni pratiche al problema, stringere rapporti commerciali e fare ciò che serve per migliorare nostra qualità di vita. Questa iniziativa non sarà isolata, ma vogliamo riproporci nei prossimi anni con nuovi passi in avanti e anche per raccogliere i risultati”.
Il convegno di questa mattina non sarà un caso isolato, ma è il lancio di un progetto della portata triennale con il quale il Porto della Maremma s’impegna a ridurre il consumo di plastiche nei prossimi anni. Sarà il tema cui è dedicata anche la prossima stagione de “Le sere al Porto” e si propone di diventare un appuntamento volto a riunire goni anno le differenti personalità di spicco nel settore