L’associazione Grosseto al Centro ha scritto una lettera al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e all’assessore ai lavori pubblici Riccardo Megale in merito al regolamento di tutela del verde pubblico del Comune di Grosseto.
Ecco il testo integrale della lettera:
“Signor sindaco, è trascorso un anno da quando l’associazione Grosseto al Centro Le chiese di imprimere una svolta nella gestione del verde pubblico cittadino, affinché si abbandonassero le potature drastiche, nocive e antieconomiche, per cominciare a seguire le buone pratiche indicate dagli esperti. Grosseto al Centro è attenta alla tutela del verde pubblico del nostro comune e a come vengono spese le risorse economiche dell’ente, provenienti dalla collettività. Per questo invitammo l’amministrazione comunale a fare anche un’analisi costi-benefici sulle modalità di gestione del verde pubblico di Grosseto e a renderla pubblica.
Ricordiamo con preoccupazione i due platani caduti all’improvviso e in assenza di vento in via Emilia (due anni fa) e in via Giusti (qualche mese dopo). Siamo preoccupati perché vediamo che in questi giorni i platani di via Giusti (nella foto, ndr) e di via Emilia hanno subito nuovi drastici interventi di potatura, come avvenne due anni fa. In diversi casi gli interventi non hanno pressoché lasciato fronde, e potrebbero così costituire un danno irreversibile per la salute delle piante e, in futuro, un pericolo per l’incolumità dei passanti, oltre a una maggiore spesa per la collettività.
Salta invece all’occhio come siano state lasciate piccole fronde a pochi centimetri da alcuni lampioni stradali su via Giusti, che determineranno in tempi rapidi una riduzione dell’efficacia di quei lampioni e la necessità di un ulteriore intervento, gravando ancora sulle tasche dei cittadini.
Sempre più esperti confermano come una corretta potatura, soprattutto su piante non più giovani, non dovrebbe rimuovere oltre un terzo della massa fotosensibile. Interventi più incisivi minano la struttura e la resistenza dell’apparato radicale, espongono maggiormente la pianta a malattie e determinano una ricrescita emergenziale più rapida e più fragile dei sui rami. Nel tempo ciò comporta un pericolo per l’incolumità e una maggiore spesa per i grossetani, poiché la pianta necessiterà di interventi più frequenti.
Ci preme ricordare che il regolamento comunale di tutela del verde pubblico e privato dice che: Gli interventi di potatura debbono essere mirati a risanare, a contenere o a riformare le chiome degli alberi senza comprometterne l’assetto, la stabilità e lo sviluppo futuro’ (art. 8 com. A.1); ‘sono ammessi casi particolari di capitozzatura, intesa come intervento, normalmente da evitare, ma ammesso in situazioni da valutare singolarmente … tale intervento è mirato all’accorciamento od all’eliminazione di branche (rami di età superiore ai 2 anni) di diametro massimo di cm 8, avendo cura di rilasciare in prossimità delle superfici di taglio un ramo di ordine inferiore con funzione di ‘tira linfa” (art. 8 com. A.2); ‘tutti gli alberi su suolo pubblico necessitano di tutela e rispetto per garantirne il corretto sviluppo e le proprietà ornamentali e funzionali; E’ vietata pertanto ogni pratica, intervento od aggressione che possa arrecare danno alle piante’ (art. 12 com. 1).
Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo avuto modo di verificare che nei recenti lavori in viale Uranio, per il rifacimento del marciapiede e la sostituzione dei pini con nuove alberature, sono state sbagliate le misure. I tornelli realizzati (gli spazi di terreno quadrati in cui sono state messe a dimora le nuove alberature sul marciapiede) sono più piccoli (circa cm 75×75) rispetto a quanto previsto dal citato regolamento comunale, il quale riporta che ‘il tornello dovrà avere le dimensioni minime di cm. 100×100’ (art. 7 com. A.5). Ciò in futuro potrebbe pregiudicare la corretta espansione dell’apparato radicale e determinare deformazioni e sconnessioni della pavimentazione.
Sì è vigilato sul rispetto delle misure normate dal regolamento comunale nell’approvare il progetto esecutivo e durante lo svolgimento dei lavori? Perché quelle misure non sono state rispettate?
Signor sindaco, alcune settimane fa un comitato di cittadini L’ha invitata a coinvolgere associazioni, comitati, professionisti, esperti e comuni cittadini, per redigere e dotare il Comune di un serio piano di gestione del verde urbano. Grosseto al Centro crede in un modello di amministrazione partecipata in cui i cittadini siano resi consapevoli e vengano messi nelle condizioni di concorrere alle scelte politiche della città da protagonisti. Per questo Le chiediamo di accettare tale proposta di partecipazione, aprendo ad un concreto e sostanziale coinvolgimento dei grossetani“.