Un’ampia partecipazione di operatori turistici e rappresentanti delle associazioni e cittadini ha contraddistinto il laboratorio territoriale di “Ciclopico“, che si è svolto ieri a Massa Marittima.
Un progetto di partecipazione promosso da Legambiente, cofinanziato dalla Regione Toscana, coordinato dal Comune di Follonica (capofila) e al quale ha aderito anche il Comune di Massa Marittima, che ha l’obiettivo di valorizzare i territori che si trovano lungo o nelle aree limitrofe della futura Ciclovia Tirrenica. Una infrastruttura di interesse nazionale e dalla grande attrattività a disposizione del cicloturismo che si snoderà per 1200 chilometri, dal confine della Francia fino a Roma.
In Toscana il tracciato sarà lungo circa 550 chilometri, che scorrerà sulla costa a fianco di siti archeologici, in prossimità di città d’arte e aree naturali protette utilizzando strade esistenti e creando nuove ciclopiste. Da tempo il Comune di Massa Marittima segue da vicino il progetto ed ha già pronto un progetto di massima per creare lungo la dorsale una deviazione, una sorta di bretella, che collegherà la Città del Balestro alla Ciclopista sfruttando il tracciato della ex ferrovia Massa Marittima – Follonica.
“E’ stato un incontro positivo e partecipato – commenta l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Massa Marittima, Maurizio Giovannetti –, il primo passo per creare il consenso e il sostegno del numero più ampio possibile di soggetti del territorio: enti, associazioni, imprese, cittadini comuni intorno a questo progetto. Durante gli interventi abbiamo già tracciato le potenzialità e le risorse ambientali, economiche, culturali, enogastronomiche e turistiche che possono essere valorizzate lungo il percorso della futura pista ciclabile. Un settore quello del cicloturismo ricco di potenzialità e che rappresenta per noi una grande opportunità per lo sviluppo turistico del territorio“.
“La Ciclovia Tirrenica per sua natura attraversa solamente i Comuni della costa, ma il progetto Ciclopico – aggiungono Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, e Fabio Tognetti, responsabile mobilità di Legambiente Toscana –, ha l’ambizione di coinvolgere anche i comuni dell’interno, perché siamo convinti che anche loro potranno usufruire dei benefici economici del cicloturismo. Infatti, il turismo in bicicletta, alle nostra latitudini, si può fare tutto l’anno, come insegnano già alcune buone pratiche che si sono affermate sul territorio, e i cicloturisti sono persone che amano viaggiare e scoprire: se l’offerta dei comuni interni sarà adeguata, l’indotto riguarderà anche queste aree“.
“Come Legambiente siamo molto soddisfatti della partecipazione, anche a Massa Marittima è stata alta e di elevata qualità, segno che il progetto ha colto nel segno e che il territorio è realmente pronto a sviluppare un’economia legata al turismo che veda nella ciclabilità una componente essenziale. L’energia positiva di questi incontri, però, non deve essere sprecata e occorrerà lavorare insieme – concludono Gentili e Tognetti – affinché la Ciclovia Tirrenica, come i percorsi e la sentieristica ad essa connessi, siano realizzati in tempi ragionevoli“.
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avendo partecipato alle riunioni di Follonica e di Massa Marittima ed essendo stanziati 100.00 euro nel piano delle opere pubbliche del comune di Massa Marittima quando si nomina il tracciato della ex ferrovia Massa Marittima – Follonica essendo stata soppressa nel 1948 e smantellato tutto il percorso andrebbe esposto quale è la reale possibilità di utilizzo di quel percorso dopo 70 anni e tutte la trasformazioni complessive del territorio.