“Con l’ultimazione del ponte sul fiume Ombrone, che rappresenta un’opera strategica per la mobilità ciclabile e che dovrebbe essere completato nei prossimi mesi, sarà di estrema importanza realizzare un percorso ciclopedonale di collegamento con le frazioni costiere di Principina a Mare e Marina di Grosseto“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Legambiente.
“Tale collegamento rappresenterebbe infatti un altro tassello della Ciclovia Tirrenica, consentendo di dare continuità ad un tratto molto esteso e turisticamente molto attrattivo del grande itinerario ciclabile, che rappresenta una delle scommesse più promettenti per il nostro territorio – continua Legambiente -. In questo modo, il ponte sull’Ombrone diverrebbe un vero e proprio snodo ciclabile sul quale convergerebbero ben tre direttrici: quella proveniente da sud, dal Parco della Maremma e, in un futuro speriamo prossimo, da Talamone; quella proveniente dall’interno e da Grosseto, grazie alla ciclopedonale in fase di realizzazione che, partendo proprio dalla stazione ferroviaria cittadina, consentirà una maggiore intermodalità; infine, quella proveniente da nord, cioè dalle località turistiche costiere di Principina, Marina e Grosseto“.
“E’ quindi logico aspettarsi che nel periodo estivo, una volta che il ponte sarà terminato, un gran numero di cicloturisti, partendo da Principina a Mare, Marina di Grosseto e da Castiglione della Pescaia, vorranno visitare il Parco della Maremma. Il percorso pianeggiante, il paesaggio ameno e le distanze brevi, infatti, renderanno questa possibilità molto allettante anche per i ciclisti occasionali e per le famiglie: da Castiglione i chilometri sono infatti 19, da Marina 11 e da Principina addirittura meno di 8 – spiega Legambiente -. Ma per raggiungere il ponte, in assenza di un percorso idoneo, si riverseranno necessariamente sulla Strada provinciale della Trappola, con seri rischi per la loro sicurezza: la strada infatti ha una carreggiata stretta ed è un lungo, quasi ininterrotto, rettilineo, che le auto percorrono ad andatura sostenuta. Inoltre, nel periodo estivo, è molto trafficata“.
“La soluzione – dichiarano Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, e Fabio Tognetti, responsabile mobilità di Legambiente Toscana – è quella di realizzare un percorso di collegamento ciclopedonale tra il ponte e Principina sicuro, attrattivo e funzionale alla Ciclovia Tirrenica. Siamo consapevoli che questo non potrà avvenire nell’immediato e per questo motivo, in attesa di trovare le risorse per la sua realizzazione, chiediamo che si studino soluzioni temporanee, per esempio riducendo i limiti di velocità sulla strada della Trappola, o percorsi alternativi, al fine di ridurre i rischi di incidentalità”.
“Legambiente ha molto a cuore la realizzazione della Ciclovia Tirrenica, per la quale ha curato lo studio di fattibilità iniziale per la Regione Toscana e che oggi è compresa tra le 10 ciclovie di interesse nazionale. Ma proprio per questo occorre progettare bene il percorso, proprio come richiesto dalla Direttiva ministeriale sui requisiti di pianificazione e sugli standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche del 2017, che individua tra le caratteristiche principali del percorso proprio la sicurezza – terminano Gentili e Tognetti -. Ricordiamo che il passato Governo ha stanziato svariate risorse per le ciclovie di interesse nazionale, e una parte di queste, indicativamente alcuni milioni di euro, saranno destinati alla Tirrenica: realizzare il progetto in tempi rapidi potrebbe consentire di accedere a queste risorse proprio per completare il tratto dal ponte a Principina”.