“Nel Consiglio comunale aperto di Grosseto dell’8 agosto scorso, abbiamo presentato un documento scientifico sottoscritto a tutt’oggi da oltre 70 professori e ricercatori di 23 Università italiane che sottolineano il valore del sottobosco per la biodiversità e gli habitat presenti nelle pinete e forniscono le evidenze scientifiche che le sclerofille del sottobosco rallentano gli incendi rispetto ai pini lasciati solo con un tappeto di aghi secchi, dove gli incendi si sviluppano più facilmente“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Miram Croxatto, dello sportello di Grosseto dell’Adic ex Acu, Franco Tassi, del Centro parchi internazionale, Lamberto Meschinelli, Lamberto Meschinelli, del Coordinamento associazioni e dei comitati ambientali della provincia di Grosseto, il gruppo spontaneo “Salviamo le Pinete!” di Grosseto, Ugo Corrieri di Isde – Medici per l’ambiente della provincia di Grosseto, Michele Scola, della sezione Maremma Toscana di Italia Nostra, Maria Patrizia Latini, della sezione della provincia di Grosseto della Lipu, Angelo Properzi, del Wwf della provincia di Grosseto.
“Nel Consiglio comunale, lo stesso sindaco ha affermato che l’ordinanza sindacale n. 57 impone il taglio del sottobosco ripulendolo da rifiuti e materiale secco e non la sua eliminazione – continua il comunicato -. Ebbene, la foto allegata mostra come nel sito Sic Sir Natura 2000 Zps IT51A0012 ‘Tombolo da Castiglione della Pescaia a Marina di Grosseto’, protetto dalla normativa europea, nazionale e regionale toscana, siano iniziati estesi tagli di eradicazione totale a raso del sottobosco. Ciò, in base alle suddette evidenze scientifiche, aumenterebbe i rischi di incendio per il tappeto a terra di materiale secco e per il fatto che i pini sono più infiammabili delle sclerofille, che vengono totalmente rimosse – continua la nota -. Sottolineiamo inoltre che assieme al sottobosco possono venire eliminati animali in riproduzione penalmente protetti, tartarughe, nidi di uccelli con pulli, insetti inseriti nel Libro rosso della Regione Toscana. Infine, risulterebbero impiegati mezzi meccanici, mentre in questo periodo ci risultano vietati i decespugliatori a martelli perché possono causare scintille e innescare incendi“.
“Rivolgiamo quindi un vivo appello al sindaco affinché si operi per fare immediatamente rispettare quanto da lui assicurato nella sua replica finale del Consiglio dell’8 agosto, quando ha garantito il rispetto del sottobosco e che non saranno mai usati decespugliatori a martelli – termina il comunicato –. E ci appelliamo a Prefettura, Regione Toscana, Ministero dell’ambiente, Carabinieri Forestali, affinché agiscano prontamente per tutelare l’incolumità pubblica e il nostro prezioso ambiente“.