“L’ordinanza del sindaco di Grosseto n. 57 del 21 luglio ordina, per motivi antincendio, ‘la ripulitura e il taglio del sottobosco, anche in maniera meccanica con decespugliatori a martelli, dell’intera fascia boscata (pineta) sita nel Comune di Grosseto’, senza indicare metodi e controlli“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono lo sportello di Grosseto dell’Adic ex Acu, il Centro parchi internazionale, il coordinamento delle associazioni e comitati ambientali della provincia di Grosseto, il gruppo spontaneo “Salviamo le Pinete!” di Grosseto, Isde – Medici per l’ambiente della provincia di Grosseto, la sezione Maremma Toscana di Italia Nostra, la Lipu della provincia di Grosseto, il Wwf della provincia di Grosseto.
“Premesso che la pineta del Tombolo da Castiglione all’Ombrone è in gran parte nel Comune di Grosseto e nel 90% privata, ci pare ovvio che chiunque potrebbe obbedire all’ordinanza tagliando tutto il sottobosco – continua la nota – Se così fosse, a nostro giudizio l’intera pineta del Tombolo rischierà la distruzione dell’ecosistema, sia della vita vegetale sia delle innumerevoli specie animali, molte protette, che verranno uccise eliminando il sottobosco. Gli esperti forestali assicurano che il sottobosco è fondamentale per la vita del sistema pineta e con la sua umidità esplica una azione antincendio, rallentando l’eventuale progredire del fuoco“.
“Inoltre, come afferma il Prof. Orazio Ciancio, presidente dell’Accademia di scienze forestali di Firenze: ‘Non si asporta la macchia: tutt’al più la si controlla intorno alle piante madri nei momenti di assoluta necessità, soprattutto per facilitare la rinnovazione del pino e delle altre latifoglie forestali. Non si agisce con mastodontiche operatrici meccaniche per eliminare appunto la macchia. Gli effetti di tale operazione sono in ogni caso negativi: il blocco o, addirittura, la regressione dell’evoluzione vegetazionale e il degrado della fertilità del suolo. Infine, non si effettuano costosissime piantagioni’ – sottolinea il comunicato -. Il gruppo ‘Salviamo le Pinete’ aveva già realizzato lo scorso anno un volantino che illustra con chiarezza come si può prevenire e contrastare il fuoco. Da allora chiediamo che venga aperto il Tavolo permanente per la salvaguardia della pineta, istituito col processo partecipativo regionale toscano ‘Pineta Bene Comune’: ma non abbiamo ancora ottenuto risposta“.
“Il sottobosco va ovviamente contenuto con tagli di snellimento, ma non certo estirpato con mezzi meccanici che devasterebbero l’ecosistema pineta. I tagli radicali, infatti, danneggiano gravemente la comunità, il paesaggio, l’immagine stessa e il turismo della Maremma… – termina il comunicato -. Crediamo che tutti vogliano salvaguardare questa pineta unica al mondo e chiediamo un incontro urgente al sindaco di Grosseto, che riteniamo in perfetta buona fede, per illustrargli quanto sopra, e concertare insieme i provvedimenti migliori contro gli incendi, per tutelare i cittadini e la nostra meravigliosa pineta“.