Con precedenti atti, i Comuni di Campiglia Marittima, Follonica, Massa Marittima, Piombino e Suvereto, a fronte della nuova normativa della Regione Toscana su parchi ed aree protette, avevano deliberato in modo unitario di mantenere il Parco di Montioni come entità unica nella forma di una riserva regionale (non figurando più, tra le casistiche, quella del Parco interprovinciale).
La Legge regionale 30/2015 stabilisce che le funzioni relative alla gestione delle riserve naturali regionali siano esercitate dalla Regione stessa e che i Comuni, singoli o associati, in conformità agli atti di programmazione e di indirizzo regionali, possano svolgere, attraverso specifica convenzione, attività operative connesse alla gestione di queste riserve naturali e dei siti della Rete Natura 2000, realizzando interventi relativi a progetti specifici oggetto di finanziamento comunitario, statale, regionale.
Avviato con i precedenti atti l’iter per questo riconoscimento da parte della Regione, i 5 Comuni hanno definito un nuovo protocollo, firmato questa mattina, con lo scopo di collaborare per sviluppare azioni destinate a garantire la tutela, la valorizzazione e la conservazione dei beni del patrimonio agricolo, forestale ed ambientale del Parco di Montioni.
Il protocollo
Si crea adesso lo strumento di un gruppo di lavoro unitario, coinvolgendo anche Parchi Val di Cornia e Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere.
Il gruppo farà proposte per organizzare percorsi naturalistici; definire un piano di pubblicizzazione del Parco; fare la ricognizione delle strutture edilizie presenti ed eventuali destinazioni; censire e pianificare interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-culturale; definire un progetto di percorsi di mountain bike ed ippici; tenere un collegamento con il Cnr, Regione associazioni qualificate, per la promozione di agricoltura e gestione forestale.
Con questa scelta, il gruppo di lavoro vuole determinare il progetto unitario e strategico di evoluzione di questa grande area, costruendo relazioni e sinergie con gli altri Parchi, aprendo quindi una nuova stagione.
Questa azione è funzionale a restituire la conoscenza e l’accessibilità di questa preziosa zona a cittadini e turisti, promuovendo attività che possano incentivare lo sviluppo del territorio a livello culturale, sociale, turistico ed agroforestale.