Home GrossetoAmbiente Grosseto Difesa del territorio e prevenzione delle alluvioni: se ne è parlato in un convegno a Castiglione

Difesa del territorio e prevenzione delle alluvioni: se ne è parlato in un convegno a Castiglione

di Redazione
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Si è svolto ieri, nella sala consiliare del Comune di Castiglione della Pescaia, alla presenza di numerosi addetti ai lavori e di un pubblico attento e partecipe, il convegno, promosso dalla Lega Nord Toscana, sul tema “Difesa del territorio. I fenomeni climatici e la prevenzione del rischio idrogeologico nella Maremma di Grosseto: esondazioni, alluvioni, smottamenti, erosione della costa”.

Sergio Rubegni, in qualità di coordinatore e moderatore, ha introdotto relatori ed ospiti, a cominciare dal candidato sindaco di Castiglione della Pescaia, Michele Giannone, che ha espresso la volontà di organizzare numerosi convegni mirati alla sicurezza nei vari settori.

A seguire, l’Ing. Giorgio Chimenti, un pezzo da novanta dei Vigili del Fuoco, Comandante a Grosseto dal 1971 per 15 anni, poi direttore regionale per la Toscana per altri 7, quindi direttore dell’emergenza per la protezione civile con Bertolaso, ha ricordato come le persone tendano a svegliarsi solo nelle emergenze, e pertanto i sindaci siano tenuti, anche per la loro conoscenza delle “meccaniche locali”, a non perdere mai di vista la possibilità del verificarsi di eventi dannosi, per essere in grado di allertare tempestivamente il soccorso tecnico urgente dei Vigili del Fuoco ed il sostegno della Protezione Civile, che, dal 1976, su iniziativa dell’onorevole Zamberletti, permette di coordinare gli organi preposti agli interventi.

Dopo di lui, Roberto Tonini, autore del libro “I miei Acquisti in Maremma”, edizioni Effegi, con intensa commozione ha ricordato l’episodio della morte di Santi Quadalti, della Fattoria Acquisti di Braccagni, unica vittima dell’alluvione del 1966 a Grosseto, strappato da una muraglia d’acqua, nonostante i disperati tentativi di salvarlo, dopo che era uscito a cavallo per mettere al sicuro una mandria di vitelli, azione che gli è valsa una meritata medaglia d’oro, ma non ancora il tanto auspicato monumento alla memoria.

A seguire, Attilio Ganozzi, responsabile per il Demanio dei concessionari della zona di Castiglione, ha illustrato i disagi, la fatica e le spese esorbitanti che devono essere affrontati, ogniqualvolta il mare riporta sulle spiagge il materiale di ogni genere trasportato dai fiumi, e l’altro problema gravissimo, quello dell’erosione, che, in mancanza di soluzione, porterà alla distruzione delle spiagge, con grave danno per la natura e per il turismo, che è una risorsa di vitale importanza per l’economia di Castiglione della Pescaia.

A questo proposito, Ganozzi ha accennato ad un progetto, che dovrebbe essere finanziato da parte della Regione Toscana, mediante sbarramenti eretti allo scopo.

E’ intervenuta poi l’onorevole Stefania Craxi, ricordando come la distruzione di un sistema politico, che aveva permesso all’Italia di diventare la quinta potenza del mondo, ha spostato il centro dell’attenzione dall’uomo, con i suoi bisogni ed i suoi sogni, al sistema dell’alta finanza e delle banche, che punta tutto esclusivamente sul profitto, tendenza che va opportunamente ridimensionata.

Ha invitato a riportare quindi l’impegno su quello che realmente fa crescere: diritti e doveri uguali per tutti, una scuola d’eccellenza per tutti e lavoro per tutti, ponendo merito e competenza in primo piano.

Ha concluso i lavori l’intervento clou del convegno, la relazione dell’ingegnere idraulico Paolo Contini, della Modimar, che, con una panoramica di ampio respiro, a partire dalla situazione che si è sviluppata attraverso le evoluzioni geologiche, per scendere alle civiltà etrusca e romana, e al Medioevo, con l’impaludamento del lago Prile e di altre zone, e il conseguente allignare della malaria, ha ricordato come la Maremma, in particolare quella grossetana, sia sempre stata considerata un territorio difficile, con grandi cambiamenti operati dal mare e dai fiumi, soprattutto l’Ombrone.

E’ passato poi a considerare l’evolversi storico dei luoghi, con Siena che era interessata soltanto allo sfruttamento dei pascoli, i Medici, che non hanno fatto molto di più, fino ad arrivare ai Lorena, che hanno dato inizio ad una grande opera di bonifica, tanto che la Maremma ha fatto la scuola e la storia delle bonifiche, a partire dalle leggi promulgate appositamente.

L’Opera nazionale combattenti concluse poi la bonifica e sconfisse definitivamente la malaria, consegnando ai coloni una terra fertilissima, che è coltivata ancora oggi molto proficuamente.

Purtroppo le alluvioni sono state periodicamente presenti nei secoli, e molto rovinose sono state quelle del ’44 e del ’66.

Paolo Contini Ha invitato a non perdere mai di vista la necessità di dedicare ogni sforzo alla prevenzione.

Prevenzione è la parola d’ordine dei nostri tempi, applicata in ogni ambito per scongiurare, o per contenere, al massimo, almeno gli effetti deleteri della disattenzione degli uomini.

A conclusione, il coordinatore Rubegni ha ringraziato relatori ed ospiti per l’attenta esposizione degli argomenti in programma e per il coinvolgimento emotivo che hanno lasciato trasparire, ed ha rimandato la prosecuzione di questo percorso ad una iniziativa di festa e cultura da svolgersi a novembre, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario dell’alluvione nel grossetano, che ricalcherà le orme delle precedenti edizioni della Festa del Fiume che lo stesso ha organizzato per tre edizioni, l’ultima nel 2001, con la discesa in canoa e kajak di tutto il corso dell’Ombrone ed un convegno agli Industri sul tema rappresentato anche nell’evento di Castiglione di venerdì scorso.

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