Si è riunito questa mattina il comitato scientifico alla luce della moria di pesci registrata nel corso della nottata nella laguna di Orbetello.
Il comitato scientifico si era già riunito lo scorso 18 luglio, per confermare la soluzione di pompare acqua da Ansedonia e da Nassa favorendone la fuoriuscita da Fibbia; una seconda volta, il 23 luglio, per registrare alcuni dati positivi, in particolare l’aumento dell’ossigeno nelle acque. Tale situazione sembrava poter consentire anche una riduzione del pompaggio di acqua da Ansedonia. Questo in realtà non si è poi verificato a causa del cambiamento del vento e del sopravvenuto scirocco, vento umido che non consente lo scambio termico nel corso della notte e favorisce dunque processi batterici e anossigenici.
In altri termini, nel corso della notte l’assenza di ossigeno nelle acque ha determinato la morte di un’importante quantità di pesce che deve essere ancora definita.
L’obiettivo, arrivati a questo punto, è che il fenomeno anossico non si trasferisca a ponente, visto e considerato che al momento le acque sono convogliate in quella direzione. Per fare questo, è stata tempestivamente programmata una serie di interventi di insufflazione di ossigeno nei punti critici tramite i battelli a disposizione.
Continuerà inoltre 24 ore su 24 per seguire l’evolversi della situazione.
Il sindaco di Orbetello Paffetti sta predisponendo un’ordinanza contingibile e urgente per consentire gli interventi in stato di emergenza e, in accordo con l’assessore regionale all’ambiente e al presidente della Provincia, presenterà alla Regione la richiesta volta all’ottenimento dello stato di calamità naturale.
Da parte sua l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, ha assicurato che porterà la richiesta del Comune in approvazione nella prima Giunta regionale utile, così da trasmetterla nei tempi più brevi al Ministero dell’agricoltura per l’approvazione.
Resta fermo l’obiettivo di gestire la situazione di emergenza nella sua complessità che interessa sia la tutela di un bene naturalistico unico e pregiato sia le tante attività economiche a esso collegato.
“La questione dell’efficace gestione della laguna di Orbetello deve trovare una soluzione definitiva per evitare di dover rincorrere gli eventi oramai ricorrenti causati da fenomeni meteorologici estremi. La richiesta del riconoscimento dello stato di calamità è una soluzione tampone, ma è evidente che rimane il problema di avere un modello gestionale della laguna che abbia risorse e mezzi adeguati a gestire un ecosistema ambientale tanto complesso – è il commento dell’onorevole Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati -. Della laguna di Orbetello mi sono già più volte occupato, presentando una proposta di legge che prevede la costituzione di ente gestore con l’apporto di Stato, Regione e Comune, che sia in grado di intervenire in via preventiva. Se c’è la volontà politica, quindi, si può dare soluzione al problema“.
“Intanto è opportuno intervenire con tempestività, facendo affidamento anche sulle risorse specifiche aggiunte al fondo di solidarietà per la pesca e l’acquacoltura – conclude Sani –, stanziate su un emendamento che ho a suo tempo presentato“.