Questa mattina il Corpo Forestale dello Stato, partner del progetto Life+ Medwolf, ha effettuato con una squadra speciale del nucleo cinofilo antiveleno i controlli nei pressi dell’azienda di Giacomo Franceschelli, vicino a Roccalbegna. La stessa azienda aveva infatti subito, circa un mese fa, la perdita di 9 cani da guardianìa per avvelenamento. L’unità cinofila proveniente dal Gran Sasso, composta da un conduttore, due cani e personale di supporto, ha condotto le indagini nell’area dove sono stati avvelenati i cani cercando le esche in prossimità della strada d’accesso all’azienda e le possibili carcasse di altri animali avvelenati in aree più lontane dal vialetto. I due cani utilizzati, un labrador e un pastore belga, sono stati addestrati a ritrovare non solo le esche ma anche i veleni che possono permanere per un tempo maggiore.
“L’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana ci ha fornito le informazioni necessarie – ha spiegato Giancarlo Papitto, vice questore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato – per indirizzare le indagini al fine di individuare i responsabili dell’avvelenamento. Il Corpo Forestale dello Stato sta seguendo alcune piste e siamo intervenuti con un’unità speciale, dotata di cani in grado di trovare veleni, per acquisire maggiori informazioni e assicurare i responsabili alla giustizia. Anche se è passato un mese dall’avvelenamento le sostanze tossiche sono così potenti da poter ancora lasciare un proprio segnale. I nostri cani sono addestrati a trovare il veleno e non solo le esche che a causa degli agenti atmosferici si possono deteriorare”.
“L’attività antiveleno messa in campo dal Corpo Forestale dello Stato – hanno spiegato i partner del progetto Medwolf – rappresenta uno degli strumenti che il progetto sta mettendo in campo per controllare le attività illegali e tutelare così cittadini e allevatori. Dopo l’affidamento in comodato d’uso gratuito di cani da guardianìa e recinzioni, questo rappresenta un ulteriore mezzo messo in campo dal progetto Medwolf con l’obiettivo di conservare la biodiversità e mantenere le attività agropastorali sul territorio”.
Il Corpo Forestale dello Stato si sta dotando di diversi nuclei cinofili antiveleno usati per contrastare gli avvelenamenti contro la fauna selvatica. In questi giorni a Follonica si sta svolgendo il corso di formazione per questi nove nuclei che opereranno poi sul territorio. Ogni nucleo è formato da un conduttore, due cani e altro personale a supporto.