“Il disastro del Torrente Ente è ormai compiuto, e il danno ambientale è stato fatto. E’ una magra consolazione se gli autori sono stati denunciati. Ci congratuliamo con la Polizia Provinciale, ma non possiamo che rammaricarci della mancanza di controlli preventivi. E la cosa più spiacevole, è che è stata colpita una comunità di quei pescatori con la P Maiuscola, che sanno coniugare passione, rispetto per la natura e sensibilità per gli animali, poiché praticano la loro attività con una tecnica raffinata, non invasiva, senza ardiglione all’amo, in modo da non ferire il pesce, per poterlo poi rilasciare libero in acqua, seguendo la filosofia del no kill. Siamo lieti che si siano uniti al coro degli ambientalisti, che da anni denunciano lo scempio lungo i corsi d’acqua, e la distruzione di pregiati ecosistemi di fiume e di torrente, solo per l’ingordigia delle ditte boschive, che trasformano in biomassa i boschi ripari. Auspichiamo che in futuro le guardie forestali e gli altri addetti , controllino meglio il territorio, e che si schierino dalla parte dei boschi, contro le motoseghe selvagge“.
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