Anche il Museo di storia naturale della Maremma, gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura, celebra il Darwin Day, ossia una giornata dedicata al grande naturalista britannico nato proprio il 12 febbraio del 1809. Si tratta dunque di un’occasione per riflettere sulle tematiche scientifiche, naturalistiche, biologiche che rappresentano il mondo di studi di Charles Darwin.
Domani, alle 17.30 interverrà al Museo di storia naturale della Maremma Elisabetta Palagi dell’università degli studi di Pisa che affronterà il tema “Comunicare le emozioni: una lunga storia biologica”.
Fino ad alcuni decenni fa, la mente e il comportamento umano erano ancora appannaggio esclusivo della filosofia e della psicologia; si riteneva che la biologia e la medicina fossero in grado di fornire risposte solo su patologie o lesioni del sistema nervoso. In realtà l’interesse per i rapporti tra cervello e comportamento è molto antico. Già in passato studiosi di anatomia comparata, naturalisti ed evoluzionisti cominciarono a porsi le prime domande sulle radici biologiche del comportamento.
Tra questi, Charles Darwin sosteneva che il cervello umano ha alle sue spalle una lunga storia naturale, che ha portato a strutturare la nostra mente così come oggi la conosciamo (con idee, ricordi, emozioni e comportamenti). Malgrado queste conoscenze e teorie, non si riteneva tuttavia che la scienza potesse esplorare le caratteristiche della memoria, dell’emozione, del sogno e, più in generale, della vita mentale. Oggi sappiamo che le neuroscienze hanno dato un fondamentale contributo alla conoscenza della memoria e dell’apprendimento, dell’emozione, ai sistemi implicati nella motivazione e nell’umore. Ma quanto di ciò è percepibile e comprensibile anche attraverso lo studio e il confronto tra il nostro comportamento e quello degli altri animali? Seguendo questo sottile filo logico la dottoressa Elisabetta Palagi cercherà di rispondere a queste domande proprio nell’incontro al Museo di storia naturale della Maremma.