Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato dell’amministrazione comunale di Monterotondo Marittimo sulla vicenda dell’impianto Solemme:
“Le voci infondate e le illazioni che girano in paese richiedono un chiarimento sulla vicenda di Carboli e sulle iniziative intraprese dal 2009 da questa amministrazione comunale.
Ripercorriamo quindi lo svolgersi dei fatti:
2008 – Viene presentata alla precedente amministrazione comunale, da parte di Solemme Spa, la richiesta di Via (Valutazione di impatto ambientale) per il progetto di costruzione in località Carboli di un impianto di incenerimento di fanghi provenienti da depuratori civili. La precedente amministrazione comunale non indice il referendum previsto dal Piano strutturale. I cittadini di Monterotondo mostrano una forte opposizione all’ipotesi della costruzione di un impianto di incenerimento che ritengono nocivo per la salute e per l’economia del territorio. Si forma un Comitato per il no all’inceneritore che decide di organizzare un referendum autogestito. I no all’impianto (570 voti contrari su un corpo elettorale di circa 900 persone) ottengono una netta vittoria.
2009 – La lista civica ‘Insieme per Monterotondo’ si impegna nel proprio programma elettorale a contrastare qualsiasi forma di produzione di energia derivante da combustione o incenerimento e a giugno vince le elezioni amministrative. Dopo le elezioni, l’amministrazione comunale esprime, in tutte le sedi nelle quali viene richiesto, il parere contrario e motivato all’impianto di incenerimento a Carboli proposto da Solemme Spa.
2010, luglio – Solemme Spa modifica il suo iniziale progetto per l’inceneritore e presenta un piano di ampliamento e di adeguamento strutturale per costruire a Carboli un digestore anaerobico con relativo cogeneratore e una sezione di compostaggio. La Provincia sospende la procedura di Via poiché rileva che due diverse tipologie impiantistiche sono state previste contemporaneamente sullo stesso terreno e sollecita una decisione a Solemme Spa, che ritira la richiesta di Via relativa all’inceneritore solamente ad aprile 2011.
2011, agosto – Solemme Spa presenta il Piano attuativo per la realizzazione dell’adeguamento strutturale dell’impianto di compostaggio/digestore anaerobico e cogeneratore, con il quale intende aumentare i rifiuti in entrata da 26.000 tonnellate l’anno a 70.000, quindi quasi tre volte l’attuale quantitativo autorizzato.
2011/2012 – In tre Conferenze dei servizi l’attuale amministrazione comunale ribadisce la sua contrarietà all’ampliamento dell’impianto.
Il 14/02/2012 la Conferenza dei servizi esprime parere favorevole all’ampliamento e alla tipologia impiantistica, confermando tuttavia che l’ampliamento potrà essere effettuato solo se l’amministrazione comunale darà la sua approvazione al Piano attuativo presentato dal proponente.
2012, dicembre – Con un atto dirigenziale la Provincia fa proprio quanto emerso nella Conferenza dei servizi del 14 febbraio 2012 ed esprime parere favorevole all’ampliamento, subordinando però la possibilità dell’inizio dei lavori all’approvazione del Piano attuativo da parte del Comune. Il Comune ricorre al Tar contro l’atto dirigenziale della Provincia e della Conferenza dei servizi e la relativa non assoggettabilità al Via per il nuovo impianto. I ricorsi relativi alle decisioni della Provincia, della Conferenza dei servizi e alla non assoggettabilità a Via vengono respinti dal Tar, che ribadisce quanto deliberato e autorizzato dagli atti della Provincia, fatta salva l’approvazione dell’amministrazione comunale relativamente al Piano attuativo. In altre parole, si conferma che l’approvazione del Piano attuativo spetta per legge all’amministrazione comunale e i lavori non possono essere iniziati se manca questa approvazione.
2013, marzo – L’amministrazione comunale richiede una consulenza tecnica all’architetto Andrea Modelli, che rileva varie irregolarità urbanistiche (eccessive volumetrie, mancata cessione al Comune di aree pubbliche, ecc) e anomalie nelle autorizzazioni e procedure concesse dalle amministrazioni comunali precedenti fin dall’anno 1994. Chi desidera conoscere in dettaglio le anomalie riscontrate può presentare richiesta di visione presso gli uffici comunali o consultare la relazione tecnica sul sito del Comune (http://www.comune.monterotondomarittimo.gr.it/). Sui danni patrimoniali e erariali connessi a questa vicenda sta attualmente indagando la Corte dei conti. Nel consiglio comunale del 26 marzo viene esaminato il Piano attuativo proposto da Solemme Spa. L’amministrazione comunale, a seguito delle irregolarità riscontrate, pone il proprio motivato diniego all’approvazione del Piano attuativo. Segue un ricorso di Solemme al Tar, contro la delibera di diniego dell’amministrazione comunale. L’amministrazione comunale propone a Solemme Spa di aprire un dialogo riguardo al Piano attuativo per giungere ad una condivisione, ma Solemme non accoglie immediatamente la proposta.
2014 – Otto mesi dopo la proposta di apertura di dialogo, Solemme Spa accetta un incontro con l’amministrazione comunale. L’incontro si risolve con un nulla di fatto perché Solemme dice no a tutte le richieste di regolarizzazione proposte dal Comune. Le richieste di sanare le irregolarità riscontrate sono state inviate dall’amministrazione comunale, sotto forma di prescrizioni, a Solemme Spa, alla Provincia, alla Regione, alla Corte dei conti regionale. Solemme Spa non ha fornito la sua disponibilità ad ottemperare alle prescrizioni relative al Piano attuativo.
Al momento attuale l’amministrazione comunale ritiene che non vi siano le condizioni per l’approvazione del Piano attuativo, non essendo state rimosse le cause che ostacolano l’approvazione del medesimo e non sono in corso contatti o trattative tra amministrazione comunale e Solemme Spa su tale tematica”.