Domenica 2 febbraio ricorrerà la giornata internazionale delle zone umide. Nell’occasione Legambiente organizza una serie di attività inMaremma, per conoscere e salvaguardare gli ecosistemi più a rischio del Pianeta. Sono passati ormai 43 anni dalla firma della Convenzione Internazionale sulle Zone Umide siglata il 2 febbraio del 1971 a Ramsar, in Iran. Le oasi, gli stagni e i fiumi sono eccellenti depositi di stoccaggio per l’anidride carbonica dove vivono esemplari unici e preziosi per l’intero ecosistema.
“Le aree umide rappresentano un tesoro di enorme valore naturalistico per le nostre realtà territoriali – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente –, anche per le tante specie di avifauna presenti, e come tali vanno fortemente protette, tutelate e valorizzate. Legambiente anche quest’anno promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione sulle aree umide della provincia di Grosseto, realizzando attività ed escursioni per le scolaresche affinché possano scoprire le caratteristiche, le potenzialità e le bellezze di queste aree”.
Gli appuntamenti di febbraio sono tre: 7 febbraio, Padule di Scarlino. Dopo la nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta, Legambiente e Comune di Scarlino stanno organizzando un’iniziativa gratuita sulla spiaggia di Scarlino, dov’è avvenuta la nidificazione (al Puntone). La spiaggia è si trova nell’area umida Padule di Scarlino, recentemente inserita tra i siti Ramsar. Il 7 febbraio, con gli studenti dell’Istituto Leopoldo II di Lorena e il Comprensivo Pascoli di Gavorrano e Scarlino, saranno piantumati alcuni Gigli di mare in collaborazione con il Crisba.
11 febbraio, zona umida di Orbetello: escursione nella Laguna di Ponente, da Albinia a Bocca d’Albegna, con le classi I della scuola superiore di primo grado di Albinia. 12 febbraio, zona umida di Orbetello: escursione presso la Laguna di Ponente, da Albinia a Bocca d’Albegna, con le classi V della scuola primaria di Albinia.