“Le uccisioni di lupi o ibridi, la scoperta di nuove carcasse e la loro ostentazione in pubblico come si sono registrate nel mese scorso, almeno una decina localizzate in particolare solo nell’area della Maremma, ma anche altri casi verificatisi in altre parti d’Italia, devono seriamente allarmare e soprattutto scuotere le coscienze di quanti sono chiamati a gestire e a tutelate il patrimonio di fauna selvatica del nostro Paese“. Lo afferma all’Ansa Dante Caserta, presidente di Wwf Italia, dopo i ritrovamenti di lupi uccisi a fucilate.
“In Maremma si è arrivati addirittura all’ostentazione pubblica dei corpi dei lupi uccisi – aggiunge Caserta –, così come avveniva nel passato, mostrando uno sprezzo per le istituzioni e tralasciando che si trattasse di una manifesta evidente illegalità: parliamo infatti di una specie particolarmente protetta tutelata da norme comunitarie e nazionali. La vera sfida si gioca sulle scelte e se l’obiettivo è quello di salvaguardare sia gli allevatori sia i lupi, le parole chiave sono prevenzione e corretta gestione dell’allevamento“.
Il Wwf evidenzia la necessità di avviare l’adozione di strumenti anti-predazione, di indennizzi per gli allevatori colpiti, di fare un monitoraggio e una registrazione dei danni, così come una “corretta” gestione del randagismo e allontanare gli ibridi selvatici che minacciano il lupo.