La Riserva naturale Diaccia Botrona si conferma nel 2013 un’area umida di straordinaria rilevanza per l’osservazione e lo studio delle specie ornitologiche di interesse conservazionistico.
Lo dimostrano i censimenti del 2013 realizzati dall’Ufficio Aree Protette e Biodiversità della Provincia di Grosseto, che hanno registrato la presenza, nel corso dell’anno, di oltre 60 diverse specie di uccelli migratori nidificanti o estivanti, avvistati nell’area umida o nella zona peripalustre. Considerando anche i
monitoraggi effettuati ai margini della pineta o delle zone aperte si arriva ad un totale di 80 specie censite.
Di rilievo, quest’anno, la nidificazione dei fenicotteri con l’involo di 29 giovani. A questi dati vanno aggiunti gli ardeidi coloniali nella garzaia delle Marze, in particolare con l’airone guardabuoi, garzetta e airone bianco maggiore, monitorata sia da terra che con il volo aereo realizzato a giugno. Interessanti anche i dati raccolti per lo smergo minore, il cavaliere d’Italia, l’avocetta, il fraticello, folaga e mignattaio.
“La Riserva provinciale Diaccia Botrona – spiega Patrizia Siveri, assessore provinciale all’Ambiente – è una delle aree di maggiore interesse nel contesto della Rete ecologica Natura 2000, principale strumento dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità. L’attività di monitoraggio in questa area umida rappresenta, quindi, un momento importante e atteso per lo studio della fauna migratoria. La Provincia sta portando avanti questa attività, in collaborazione con il Gruppo ornitologico maremmano, con grande attenzione alla correttezza scientifica dei dati. Siamo inoltre sempre attenti al coinvolgimento dei cittadini che dimostrano interesse verso l’ornitologia. Nei monitoraggi effettuati nel corso dell’anno, ad esempio, abbiamo coinvolto circa 40 persone che non sono normalmente addette ai lavori”.