Un itinerario culturale di sapori e tradizioni per valorizzare non solo le bellezze paesaggistiche, ma anche le specificità enogastronomiche dei parchi e delle aree protette italiane.
Per una volta, i parchi sono stati giudicati non solo per l’enorme ricchezza naturalistica, testimoniate dalle autorevoli presenze al dibattito, ma anche e soprattutto per i prodotti tipici e per le ricette del territorio.
Le “Olimpiadi dei parchi”, organizzate da Legambiente all’interno di Festambiente, in collaborazione con Federparchi, enti gestori e produttori delle aree protette, per una sera hanno rappresentato l’Italia con una cena, dando lustro alle migliori perle dell’enogastronomia.
Prima però si è tenuto il dibattito “Il contributo dei parchi alla green economy, l’occupazione e lo sviluppo locale”, al quale hanno partecipato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente; Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi di Legambiente; Giampiero Sammuri, presidente Federparchi; Renato Grimaldi, direttore generale del Ministero Ambiente; Anna Rita Bramerini, assessore all’Ambiente della Regione Toscana; Fabio Renzi di “Symbola”; Stefano Landi dell’Università Luiss di Roma; Patrizia Siveri, assessore all’ambiente della Provincia di Grosseto e Lucia Venturi, presidente Parco Maremma.
“Questa iniziativa è stata importante per dimostrare come i parchi oggi – ha spiegato Francesco Gentili, responsabile delle rassegne-degustazioni a Festambiente – non rappresentino a livello nazionale soltanto il patrimonio naturalistico o paesaggistico, ma anche quello legato all’enogastronomia e ai prodotti tipici del territorio. È riduttivo pensare alle varie aree protette solo per la flora e la fauna, tralasciando il contesto di quel luogo e le eccellenze che vi si producono, come vino, olio, formaggi, salumi e verdure, che oltre a valorizzare il territorio creano sviluppo e occupazione sostenibile”.
La cena è stata aperta dall’aperitivo del Parco dell’arcipelago toscano, mentre come primo piatto è stata servita una pasta con la melanzana rossa di Rotonda Dop (Parco del Pollino). Come secondo piatto, invece, gli ospiti della serata hanno potuto apprezzare lo stracotto di brada maremmana del Parco della Maremma. Tra i dolci, i biscotti del Parco Corso, integrali e con le castagne. Tra i vini ,grande successo hanno riscontrato l’Alcione rosato da uve Ciliegiolo della Fattoria Il Duchesco (Parco della Maremma), il Pellegrone Morellino di Scansano Docg dell’azienda agricola regionale Alberese e il Lacryma Christi Gemma Romano vini (Parco del Vesuvio).