Due aziende agricole maremmane hanno ricevuto a Festambiente il Premio investire in energie rinnovabili di Legambiente e Banca della Maremma per aver realizzato all’interno delle loro strutture interventi virtuosi dal punto di vista ambientale, che scommettono sul fotovoltaico, con innovazioni che riguardano l’efficienza energetica. In particolare le due aziende maremmane hanno rimosso sostanze nocive come l’amianto e sono diventate produttrici di energia pulita utilizzando i finanziamenti a tasso agevolato previsti dalla Convenzione tra Legambiente e Banca della Maremma.
“Abbiamo recentemente rinnovato per il triennio 2013 – 2015 la Convenzione quadro finalizzata a diffondere l’uso di fonti di energia rinnovabile ed alternativa attraverso la rete delle BCC e mediante finanziamenti a tasso agevolato. – ha dichiarato Angelo Gentili, della Segreteria nazionale Legambiente – . Ci sentiamo di condividere l’orgoglio di coloro che oggi ricevono il premio dedicato alle realtà maremmane – sottolinea Gentili -, perché questi esempi ci dicono che la rivoluzione energetica non è un’utopia, ma che anzi, nei nostri territori è già una realtà che si fa avanti con successo. Sono davvero lodevoli queste due aziende, che hanno saputo portare nel contesto agricolo l’innovazione delle energie sostenibili. Pertanto oggi rinnoviamo la sfida a livello locale di allargare la diffusione delle energie rinnovabili ad un numero sempre più ampio di realtà con lo scopo di tutelare le bellezze del nostro territorio e di riuscire a farne un avamposto per la green economy“.
Ecco i nomi dei vincitori per il Premio Investire in Energie Rinnovabili:
- Azienda Agricola di Luca Bellini, a Marrucheti , frazione di Campagnatico, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 12 kWp, realizzato in sostituzione di copertura in eternit, sul tetto della stalla. L’impianto fotovoltaico è stato realizzato a servizio dell’azienda agricola e installato sul tetto dell’ovile, in sostituzione della precedente copertura, contente amianto. Inoltre è stato smaltito l’eternit delle coperture del fienile e della rimessa agricola, per un totale di oltre 400 m2. L’installazione rappresenta quindi un ottimo esempio di integrazione delle fonti rinnovabili nel reddito dell’impresa agricola, contribuendo, inoltre, all’eliminazione del problema dell’amianto dal luogo di lavoro.
- Società Agricola Sant’Anna di Catocci e Burroni S.S., a Cinigiano, per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 12 kWp in sostituzione della copertura contenente amianto del fienile. L’impianto fotovoltaico, della potenza di 12 kWp, è stato realizzato usufruendo del V Conto energia ed installato sul tetto del fienile, in sostituzione della vecchia copertura in eternit. L’impianto è a servizio dei consumi dell’agriturismo e del ristorante. Il fotovoltaico, quindi, oltre a garantire all’azienda un reddito integrativo e ad aver permesso la rimozione dell’amianto, costituisce anche un ottimo biglietto da visita per clienti e visitatori, favorendo così un’immagine della Maremma come connubio di sostenibilità e bellezza.