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L’Aquarium Mondo Marino di Valpiana ha ospitato la prima giornata sulla Posidonia

di Roberto Lottini
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E’ stata celebrata stamani, all’Acquarium Mondo Marino di Valpiana, nel comune di Massa Marittima, la prima giornata sulla Posidonia, organizzata da Legambiente.

Con questa iniziativa, dedicata alla sensibilizzazione sul tema di questa pianta acquatica, elemento fondamentale del nostro ecosistema marino, l’associazione del Cigno si inserisce all’interno del progetto europeo “Let’s keep the Mediterranean litter free: clean up the Med”, creato all’interno dell’iniziativa annuale “Mediterranean Action Day 2012” promossa dal Mediterranean Information Office for Environment, Culture and Sustainable Development.

Inoltre, è stato inaugurato questa mattina l’impianto fotovoltaico dell’Aquarium Mondo Marino di Valpiana, che rende questa struttura autonoma al 70% dal punto di vista energetico. L’acquario svolge un’importantissima funzione sia dal punto di vista scientifico che didattico-educativo per quanto riguarda la tutela, la conservazione e la conoscenza della fauna e della flora marina: è quindi la sede ideale per realizzare un evento di questo tipo.

Le praterie di Posidonia sono fondamentali per mantenere l’ecosistema marino: attraverso il loro processo fotosistemico producono la maggior parte dell’ossigeno necessario alla vita acquatica. Inoltre, offrono un ambiente ideale per la riproduzione e la conservazione di molte specie ittiche e vegetali. Queste ampie foreste sottomarine danno ospitalità a un elevato numero di organismi marini e di pesci (oltre 400 specie vegetali e 1000 animali).

La Posidonia è un habitat essenziale per il Mediterraneo, innanzitutto per la produzione primaria che viene stimata in circa 20.000 Kg/Ha per anno di materia organica secca con circa il 30% di energia e biomassa trasmessa agli ecosistemi limitrofi. Inoltre, per la sua capacità di ossigenare le acque con una produzione di ossigeno al giorno pari a 15 litri per metro quadro di prateria. Ed è grazie al suo apparato fogliare che riesce a ridurre l’idrodinamismo nei confronti della massa d’acqua con conseguente aumento della deposizione del materiale fine, prevenendo così l’erosione costiera.  La funzione protettiva dei litorali e dei fondali di questa preziosa pianta presente solo nel bacino del Mediterraneo è attualmente minacciata dall’inquinamento antropico, in particolare dalla pesca a strascico, dalla cementificazione delle coste e dall’ancoraggio frequente.

“La Posidonia è una pianta utilissima – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente -: la sua presenza è un elemento importante per monitorare la qualità del nostro mare. Anche nei mari della provincia di Grosseto e dell’Arcipelago Toscano le preziose praterie di Posidonia sono oggi presenti in numerosi siti. Occorre capire con chiarezza lo stato di salute e le condizioni in cui versa, per poter mettere in atto una strategia di tutela e valorizzazione. La nostra intenzione è quella ‘Posidonia project’ in stretta collaborazione con le associazioni spagnole e francesi. La Maremma può infatti divenire un presidio di conservazione e di ricerca per questa essenziale pianta acquatica che va tutelata anche attraverso una strategia che freni la cementificazione delle nostre coste e i sistemi invasivi della nautica da diporto”.

Sono intervenuti e hanno illustrato la funzione protettiva che la Posidonia ha nei nostri mari e la minaccia che corre per via dell’inquinamento: Giacomo Michelini, assessore all’Ambiente del Comune di Massa Marittima; Primo Micarelli, direttore dell’Aquarium Mondo Marino; Cecilia Mancusi, responsabile del Dipartimento Mare Arpat; Mauro Lenzi, della Società italiana biologia marina; Giuseppe Nascetti, responsabile scientifico del progetto “Life Poseidone”, Università Tuscia; Mario Catori, del Centro recupero tartarughe marine di Grosseto; Lucia Venturi, presidente del Parco regionale della Maremma; Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, Paolo Stefanini, del Dipartimento Conservazione della Natura della Provincia di Grosseto, Sergio Martini, Presidente del Consiglio Provinciale.

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