Ridare una nuova vita agli oggetti, promuovere la cultura del riuso e diminuire la quantità dei rifiuti da avviare alla discarica: sono questi gli obiettivi de “Il Mercatino di Coseca, l’ecoscambio che aiuta l’ambiente”.
L’iniziativa, che si terrà questo fine settimana, sarà inaugurata venerdì pomeriggio alle 15:00, nello spazio coperto di Viale Pirandello a Barbanella (attiguo al piazzale di via de Amicis), alla presenza del Sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e del presidente di Coseca Roberto Valente.
La manifestazione prevede il conferimento, presso il mercatino, di oggetti ancora in buone condizioni e che ogni cittadino potrà scambiare, in modo assolutamente gratuito e senza fini di lucro, con altri oggetti portati da altri cittadini. Tra le finalità e gli scopi del “Mercatino” anche quello di promuovere la solidarietà sociale e diffondere la cultura del riuso, cercando in tal modo anche di combattere l’abbandono indiscriminato di rifiuti su suolo pubblico. L’iniziativa permetterà ai residenti di Grosseto di disfarsi di quegli oggetti che ritengono superati tecnologicamente o che non vengono più utilizzati, mettendoli a disposizione di chi invece potrebbe servirsene.
Innumerevoli gli oggetti che si possono depositare o ritirare gratuitamente, tra questi: libri, elettrodomestici e apparecchiature elettriche funzionanti, computer ed accessori, passeggini, giocattoli, biciclette, articoli di arredo e mobili in buono stato di conservazione e similari. Nella tre giorni del Mercatino, gli operatori di Coseca provvederanno al controllo ed alla conservazione di tutti gli oggetti che potranno essere ritirati dagli utenti che ne faranno richiesta con l’impegno a non abbandonarli in futuro.
“Il Mercatino ha una doppia valenza – afferma il presidente di Coseca Roberto Valente –: infonde la cultura del riuso e assume anche una finalità sociale, in quanto offre la possibilità a chi ne ha la necessità di poter acquisire gratuitamente oggetti funzionanti. Esso è un’iniziativa complessa che mettiamo in atto per la prima volta e speriamo di poterla riproporre in futuro, se avrà successo. Nel 2011, il nostro call center ha ricevuto 23.337 telefonate per il recupero di materiali ingombranti. Ci siamo accorti però che a volte la roba accatastata per il ritiro o additittura posta accanto ai cassonetti, non venga trovata al passaggio dei nostri operatori: il che vuol dire che viene gettata o abbandonata roba in buono stato e che qualche cittadino l’ha raccolta per dargli una seconda vita. Un motivo in più per non fare finire in discarica tutto ciò che può essere riutilizzato”.
Contributo fondamentale alla riuscita dell’iniziativa è quello dato dalle comunità degli stranieri, dai centri anziani, da tutte le parrocchie della città, dalla Confesercenti e Confartigianato e da tante altre realtà associative presenti a Grosseto come la Caritas, la Misericordia e l’Arci.
“Si tratta di un’iniziativa importante – dice il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi – perché la collaborazione e la partecipazione dei cittadini sono importanti, soprattutto in tema di raccolta dei rifiuti. Il Comune di Grosseto vuole così stimolare il protagonismo attivo di singoli cittadini e di realtà associative, che possono dare un contributo concreto alle iniziative di risparmio che gli enti stanno portando avanti per ridurre il peso economico derivante dalla gestione dei rifiuti per tutta la comunità. Inoltre, l’ecoscambio ci permette di recuperare materiali di cui le famiglie si liberano e che potrebbero essere riutilizzati da chi ne ha bisogno“.
Per chi ha tanti oggetti da portare, Coseca ha messo a disposizione un servizio di ritiro ad hoc: basta prendere un appuntamento chiamando il numero 348.5264654, attivo mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 ottobre, dalle ore 9 alle 17. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.coseca.it oppure chiamare il call-center di Coseca al numero 0566-919946.
Orari del “Mercatino di Coseca“:
26 ottobre dalle ore 14 alle 18;
27 ottobre dalle ore 9 alle 18;
28 ottobre dalle ore 9 alle 18.
3 commenti
faccio presente che domenica 28, già a metà pomeriggio, il mercatino aveva chiuso i battenti. Così la gente che si recava con oggetti anche ingombranti è dovuta tornata a casa
Abbiamo fatto presente la segnalazione al Coseca che dichiara quanto segue:
“Il personale di Coseca presente al Mercatino ha iniziato a caricare il materiale non funzionante (e solo quello) per indirizzarlo al centro di raccolta comunale di via Zaffiro dalle ore 17:30 di domenica visto che – così come previsto in fase di progettazione e come riportato e indicato nei volantini, nel sito internet e nella pubblicità – la manifestazione si sarebbe dovuta concludere alle 18:00. Per di più l’autorizzazione relativa all’occupazione di suolo pubblico rilasciata dalle autorità competenti prevedeva appunto l’occupazione dello spazio coperto attiguo a piazzale de Amicis solamente sino alle 18.
Prima delle 17:30 il mercatino è stato sempre attivo così come nei due giorni precedenti (il venerdì dalle 13 alle 18, il sabato dalle 9 alle 18 e la domenica, appunto, dalle 9 alle 17:30). “
ciao , ma perche bisogna fare uno scambio quando invece ,la roba che viene buttata via che ormai per molti non ha piu nessun valore , non puo essere recuperata senza dover dare per forsa qualcosa in cambio? io queste cose non riesco ad inquadrarle nella maniera buona che dite voi!, perche mi da una sensazione di invito ad usare i soldi , per comprare ogni volta qualcosa di nuovo nei negozzi e il tempo poi permette alle cose sia nuove che vecchie di finirci nella spazzatura prima o poi, allora cosa deve fare un disoccupato che non ha possibilità di trovare un lavoro? non puo di certo buttare una cosa che ha gia per averne una in cambio addirittura di minore valore…. giusto? per arricchire le tasche alquanto prima , dello stato e dei punti di vendita…. di uno o piu prodotti che si riescono a trovare benissimo vicino ai cassonetti con il passare di molto tempo (totalmente gratis) io vi chiedo di cambiare politica in base a questa situazione prima di chiedere uno scambio alle persone che non possiedono una retribuizione.