La Provincia di Grosseto è pronta ad intervenire all’Isola del Giglio con il piano di cattura dei mufloni per l’eradicazione della specie dal territorio comunale.
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Leonardo Marras, ha incontrato a Giglio Porto il sindaco Sergio Ortelli per coordinare le azioni che si susseguiranno nei prossimi mesi. L’Ufficio provinciale Conservazione della Natura si avvarrà della collaborazione della Polizia provinciale e dei tecnici del Comune. Le operazioni inizieranno la prossima settimana con la sperimentazione delle esche alimentari e proseguiranno poi con i primi tentativi di cattura, utilizzando un recinto già esistente e realizzandone altri, se necessario. Due degli esemplari catturati verranno muniti di radiocollare e nuovamente liberati, per farli ricongiungere con il resto del branco, individuando così il maggior numero di mufloni. A seconda dei risultati verrà valutata la possibilità di applicare altri sistemi di cattura. Contemporaneamente, la Provincia ha predisposto il piano di abbattimento. Dall’ultimo censimento risulta che attualmente sono presenti a Isola del Giglio 15 mufloni, anche se il dato non è certo.
“Il muflone – spiega Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto – è una specie che non appartiene naturalmente all’Isola del Giglio, ma è stata introdotta qualche anno fa da un allevatore privato, per fini venatori. La presenza di questo animale sull’isola si è trasformato in un problema quando alcuni esemplari sono usciti dall’allevamento e hanno iniziato a proliferare all’esterno, con effetti negativi per le colture agricole, anche di pregio, come i vigneti. A lamentarsi non sono solo gli agricoltori, ma alcuni operatori turistici, che hanno denunciato danni ad aiole e siepi. La Provincia affronta la questione nel 2008 con l’abilitazione alla caccia di selezione di alcuni cacciatori gigliesi, e con i piani di abbattimento, che tengono conto dei censimenti annuali realizzati dall’Amministrazione provinciale, in collaborazione con il Parco dell’Arcipelago toscano, perché una parte dell’isola ricade all’interno del Parco”.
“Quest’anno abbiamo pensato di affiancare ai piani di abbattimento – continua Marras – un piano di cattura, in modo da eradicare la specie dall’isola. Abbiamo presentato un programma operativo all’Ispra, che a giugno ha autorizzato l’eradicazione del muflone dal territorio comunale di Isola del Giglio, per salvaguardare la biodiversità dalla presenza di una specie non autoctona. Per la stessa motivazione anche Legambiente ha riconosciuto l’importanza dell’eradicazione.”
“Ai gigliesi – conclude il presidente della Provincia – in un incontro che si è svolto lo scorso maggio, ho promesso di chiudere l’operazione entro 18 mesi. L’eradicazione è senza dubbio un intervento complesso, ma sono certo che riusciremo a mantenere gli impegni presi. Ovviamente sarà fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini per raggiungere i risultati attesi, nel minor tempo possibile.”