Coniugare le aspettative del mondo venatorio con le esigenze di conservazione delle specie e dell’ambiente, come richiesto anche dal ministro per l’ambiente Clini.
“La Giunta regionale è riuscita in questo non facile compito – afferma l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori – approvando un atto di preapertura della stagione venatoria in linea con la normativa regionale e con le richieste delle Province, ma anticipando in qualche modo anche l’autorevole e rispettabile raccomandazione ministeriale”.
Ecco come: sono state escluse, contrariamente agli anni passati, le specie acquatiche come germano, alzavola e marzaiola, per i problemi connessi alla siccità e per evitare la caccia nei pochi laghi ancora ricchi di acqua. Una scelta forte, presa in autonomia a seguito di incontri con le associazioni ambientaliste, agricole e venatorie.
Altra decisione importante è stata quella di limitare ad una sola giornata, sabato primo settembre, la preapertura della caccia, che comunque si svolgerà solo da appostamento e solo nell’ATC di residenza venatoria dei cacciatori. La preapertura consente, oltre alla caccia ad un numero limitato di specie, l’abbattimento di corvidi quali gazza e cornacchia, dannosi per le covate di fauna selvatica; e la caccia in deroga allo storno, altra specie oltremodo abbondante e causa di elevati danni alle coltivazioni.
“Un provvedimento sobrio quindi – sottolinea ancora Salvadori – per alcuni aspetti necessario agli equilibri faunistici, comunque con impatto limitato sotto il profilo della conservazione”.