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I Parchi naturali laboratori di sviluppo sostenibile

di Cristina Zammataro
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I parchi naturali non sono soltanto riserve di biodiversità ma anche luoghi privilegiati per sviluppare pratiche virtuose di sostenibilità dalle energie rinnovabili, alla mobilità sostenibile passando per il risparmio idrico ed energetico. Ne è convinta Legambiente che oggi, nell’ambito di Festambiente, ha promosso una tavola rotonda all’interno del Parco della Maremma con esperti e autorità per affrontare il tema dello sviluppo sostenibile e le potenzialità dei Parchi naturali come un modello di crescita per il territorio.

Le aree protette sono il luogo ideale per accogliere e testare buone pratiche di sostenibilità sia sul fronte delle fonti rinnovabili che su quello del risparmio idrico e della mobilità dolce – ha spiegato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambientee sono in grado di garantire un utile ritorno degli investimenti. E’ chiaro che in un momento di crisi come quello attuale non è facile reperire risorse – ha aggiunto il presidente di Legambiente – ma sempre più spesso sono proprio i progetti che coniugano tutela dell’ambiente e ricerca a portare i migliori risultati. Lo sviluppo sostenibile all’interno dei parchi infatti produce una ricaduta positiva in termini di qualità e innovazione non solo sul territorio del parco ma anche nelle zone circostanti”.

Lo scopo è quello rendere i Parchi naturali protagonisti della ripresa con progetti che puntano sulle nuove tecnologie e l’innovazione. A partire da una maggiore diffusione nelle aree naturali protette delle fonti energetiche rinnovabili, come ad esempio una filiera per l’approvvigionamento di biomasse di origine boschiva e un maggiore utilizzo di impianti fotovoltaici e solari termici. Senza trascurare le metodologie risparmio energetico che possono avere anche un’utilità didattica.

Altro aspetto su cui puntare è il risparmio idrico, soprattutto in un periodo di siccità come quello attuale una miglior gestione dell’acqua porta numerosi vantaggi. Occorre insomma, trasformare, le aree protette italiane in esempi replicabili di azioni virtuose che sappiano costituire le realtà territoriali vicine e supportare punti di riferimento e di eccellenze. All’incontro hanno partecipato oltre ad Angelo Gentili coordinatore nazionale di Festambiente, Vittorio Cogliati Dezza presidente nazionale Legambiente, Lucia Venturi presidente Parco regionale della Maremma, Giampiero Sammuri presidente nazionale Federparchi, Marco Simiani presidente Rama, Patrizia Siveri assessore Ambiente Provincia di Grosseto, Massimo Bernacchini Slowfood.

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