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L’assessore Siveri soddisfatta del contraddittorio sull’impianto di Scarlino Energia

di Roberto Lottini
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Si è svolto stamani a Palazzo Aldobrandeschi il contraddittorio pubblico sulla nuova procedura di Via (Valutazione di Impatto ambientale) all’impianto di Scarlino Energia, promosso dalla Provincia di Grosseto.

All’incontro sono stati invitati tutti i soggetti a vario titolo interessati alla funzionalità dell’impianto e alle ricadute sul territorio.

E’ stato un confronto equilibrato e proficuo, – commenta Patrizia Siveri, assessore provinciale all’Ambiente – che ha consentito alle parti di approfondire diversi aspetti sul funzionamento dell’impianto. Hanno partecipato i comitati, l’azienda ed erano presenti anche i sindaci e i tecnici dei Comuni di Scarlino e Follonica. I rappresentanti del Comune di Follonica hanno riproposto una serie di osservazioni a cui ha risposto la società e di cui terremo conto come Provincia nella procedura autorizzatoria”.

Questa giornata – continua l’assessoreconferma la validità del sintetico contradditorio come metodo per approfondire il dibattito al di fuori dei rigidi schemi procedimentali della Via, stimolando una libera discussione tra le parti.”

La provincia di Grosseto – sottolinea Patrizia Siveriha lavorato in questi anni per adeguare il sistema di smaltimento dei rifiuti alle normative europee. Lo sviluppo della raccolta differenziata e la contestuale costruzione dell’impianto di trattamento e trasformazione dei rifiuti in Cdr alle Strillaie sono stati dei passi importanti. Oggi ci troviamo però in una condizione di oggettiva difficoltà: da un lato l’impianto delle Strillaie per il trattamento dei rifiuti e la produzione di cdr è già in fase di collaudo e sta per partire, dall’altro l’impianto di Scarlino, che dovrebbe bruciare il Cdr prodotto alle Strillaie, è chiuso. Questo comporta per i Comuni un notevole aggravio economico: la normativa europea, infatti, vieta di conferire in discarica il rifiuto urbano tal quale, cioè senza essere precedentemente trattato per ridurne il volume e selezionare le diverse frazioni (organica, riciclabile e non riciclabile). I Comuni, quindi, dovranno trattare i rifiuti alle Strillaie ed inviare il cdr ad altri impianti di combustione fuori provincia con un aumento dei costi di conferimento e di trasporto che stimiamo pari a circa un terzo, rispetto all’attuale spesa di gestione dei rifiuti. L’impianto di Scarlino, quindi, seppur non inserito nel Piano provinciale dei rifiuti del 2002, rappresenta un anello essenziale per la chiusura del ciclo dei rifiuti in provincia di Grosseto”.

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