Home Agricoltura La riforma fondiaria dell’Ente Maremma: se ne parla in un convegno

La riforma fondiaria dell’Ente Maremma: se ne parla in un convegno

Una giornata di memoria e riflessione a Scansano

di Redazione
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Grosseto. “Gli assegnatari della riforma fondiaria dell’Ente Maremma sono protagonisti della nostra storia agricola“: a dichiararlo è Giancarlo Innocenti, presidente di Anp Cia Grosseto.

La giornata a tema organizzata dall’Anp-Cia e Cia Grosseto, con il sostegno del Comune di Scansano, si terrà il 25 maggio prossimo a partire dalle 9.30 nell’auditorium delle ex scuole elementari a Scansano, e sarà un’occasione preziosa per raccogliere testimonianze dirette dei protagonisti della riforma agraria.

Secondo Giancarlo Innocenti “questa giornata non solo celebra il passato, ma ci fornisce anche una prospettiva per il futuro, affinché possiamo affrontare le sfide agricole in modo più consapevole e preparato. È importante raccogliere testimonianze autentiche di un’epoca significativa della nostra storia agricola e lanciare una ricerca più approfondita per comprendere meglio il nostro futuro”.

Il programma

Il nutrito programma della giornata consentirà di raccogliere testimonianze di assegnatari della riforma, forse gli ultimi che possono autenticamente farlo, nel convegno della mattina ed in maniera culturalmente rilevante e significativa nel pomeriggio, grazie alla messa in scena al Teatro Castagnoli, che per l’occasione riapre i battenti, dello spettacolo “Per una manciata di donne e terra“, rappresentazione della riforma agraria nei racconti delle donne, a cura della compagnia teatrale Ensarte di Siena, liberamente tratto dal libro “La terra delle donne”, di Luciana Bellini, scansanese di residenza, scrittrice in maremmano, nostro vanto e talento riconosciuto sul panorama nazionale.

L’idea di questa iniziativa ha preso corpo circa un anno fa a Macchiascandona (Castiglione della Pescaia), durante il convegno sul 40ennale della Legge 203/1982 sui Patti agrari, che di fatto hanno posto fine alla pratica della mezzadria e che si concluse con la rilevazione di come, in Maremma, la conduzione di tale pratica fosse stata in gran parte anticipata negli anni 50 dalla riforma agraria.

“Questo evento non solo ci consente di riconoscere l’importante contributo degli assegnatari alla storia agricola della Maremma, ma ci spinge anche a guardare avanti, affrontando le sfide future con una maggiore consapevolezza e preparazione“, afferma Innocenti.

L’evento sarà aperto a tutti, ad eccezione del pranzo sociale, per il quale è necessaria la prenotazione.

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