Home Agricoltura Olio, Coldiretti: “Previsioni migliori delle aspettative in Maremma”

Olio, Coldiretti: “Previsioni migliori delle aspettative in Maremma”

Frantoi aperti, al via la raccolta in Maremma. Parlano gli olivicoltori

di Redazione
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Grosseto. Frantoi aperti e la campagna olivicola può partire in Maremma. Sono migliori delle aspettative le previsione per l’imminente raccolta delle olive in provincia di Grosseto.

La Maremma, se pur a macchia di leopardo, porterà a frangere tra il 10% ed il 15% in più di olive rispetto alla passata stagione in controtendenza con lo scenario regionale, dove si prevede invece una contrazione del 20% a causa delle piogge di maggio che hanno bloccato l’impollinazione.

A dirlo è Coldiretti Grosseto, alla vigilia dell’inizio della campagna olivicola che vedrà impegnate, in Maremma, due terzi delle nove mila aziende agricole attive a livello provinciale.

“Ma non è stata un’annata facile nemmeno per l’olivicoltura della nostra Maremma. C’è una grande variabilità da area ad area, ma nel complesso, per la nostra provincia, sarà una campagna in ripresa – premette Simone Castelli, presidente di Coldiretti Grosseto –. Il caldo torrido e lo stress idrico, alcune grandinate ad agosto e le tante anomalie climatiche di questa complicata stagione hanno messo a dura prova le piante e gli olivicoltori. Ci sarà molta qualità a fronte di rese inferiori e prevedibili. Tutto questo in un quadro di grandissima flessibilità produttiva da parte dei principali competitor come Spagna, Tunisia e Grecia, dove la riduzione è molto più marcata e destinata quindi ad avere ripercussioni sui prezzi su larga scala“.

La Maremma è una delle principali provincie toscana a vocazione con circa 20mila ettari di oliveti in produzione, in crescita anche grazie al recupero di piante abbandonate o a nuovi impianti. Altalenante la produzione di olio con una media, negli ultimi quattro anni, di circa 20mila quintali diretti, in gran parte, verso il percorso della certificazione Toscano IGP e verso i mercati stranieri in particolare Stati Uniti. “L’attuale produzione di olio extravergine di qualità non riesce a soddisfare una domanda crescente anche in ragione della ricerca, da parte dei consumatori, di uno stile di vita alimentare orientato sempre di più verso prodotti e cibi più salutari e naturali che si identificano con la dieta mediterranea. – spiega il presidente Castelli –. Nel futuro vedo una crescita del settore che, con l’aiuto della tecnologia e di nuovi investimenti sulle infrastrutture irrigue, potrà vincere la sfida all’adattamento al clima e aumentare la sua produttività. Ci sono buone prospettive”.

Un’azienda su due, per la precisione 3.900, è iscritta al Consorzio di tutela dell’olio extravergine toscano Igp, il più grande ed importante consorzio di produzione di olio Evo di qualità d’Italia si trova proprio in ;aremma. All’azienda Clivio degli Ulivi di Capalbio la raccolta partirà dal 3 ottobre. “Da 18 anni produco olio toscano Igp biologico. Qualità, sostenibilità e trasparenza saranno sempre più premiati sul mercato a maggior ragione oggi. Sono una garanzia per il consumatore – spiega la titolare Laura Maria Berti –. Non c’è mai un raccolto uguale all’altro, così come non ci sono più le certezze che ci hanno accompagnato fino a qui. E’ un momento di grande sfida per il nostro settore”. La disponibilità di acqua è l’altro grande tema: “Le piogge ci hanno aiutato, ma senza l’impianto di irrigazione i 9 ettari di oliveto avrebbero sofferto. Il caldo ha tenuto lontana la mosca”.

Sulle colline di Castel del Piano sembra agosto. Ma il calendario dice “ottobre 2023”. “Ora servirebbe qualche goccia di pioggia. Apro le danze il 5 ottobre – spiega Francesco Monaci, dell’omonima azienda che produce olio toscano Igp biologico – Sarà un mese di lavoro molto impegnativo: 7 giorni su 7. Sono molto ottimista“. Monaci prevede un raccolto superiore addirittura di tre volte rispetto alla stagione di “scarica dello scorso anno” caratterizzata da una allegagione scarsa. “Ad una splendida fioritura in primavera ha fatto seguito una buona allegagione. – spiega ancora Monaci – Le rese non saranno altissime, le olive sono piccole ed asciutte, ma avremo una qualità decisamente superiore”.

Per informazioni: https://grosseto.coldiretti.it/, pagina ufficiale Facebook @cdGrosseto, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca, YouTube “Coldiretti Toscana” e Telegram “coldirettitoscana”.

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