Home Agricoltura I pensionati della Cia: “Soglia minima inadeguata, agricoltori snobbati”

I pensionati della Cia: “Soglia minima inadeguata, agricoltori snobbati”

di Redazione
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Grosseto. “Ci troviamo a constatare con amarezza che la promessa di un recupero sostanzioso per le pensioni, tanto agognato, si è risolto in una manciata di euro, lasciando i nostri pensionati agricoli in difficoltà, con pensioni misere, spesso sotto la soglia di sussistenza“: a dichiararlo è il presidente di Anp Cia Grosseto, Giancarlo Innocenti.

Le preoccupazioni riguardano soprattutto l’individuazione di una soglia minima adeguata per le pensioni più basse, una questione fondamentale per garantire una dignità di vita sociale. Al riguardo, il presidente Innocenti afferma: “La mancanza di una soglia minima adeguata, che noi avevamo indicato in 780 euro, con riferimento al reddito di cittadinanza, ci lascia a chiederci se sia davvero accettabile che i nostri agricoltori pensionati, che hanno dato tanto al nostro Paese ed hanno versato i contributi, siano costretti a vivere al di sotto di questo limite.”

Anche il sistema di tassazione, secondo Innocenti, richiede una profonda modifica: “E’ importante agire sul trattamento fiscale che deve essere fatto alle pensioni e, una volta individuata la soglia minima giusta, evitare che questa costituire un imponibile Irpef”

Oltre alle pensioni, vi è un crescente allarme sulla situazione della sanità e dell’assistenza socio-sanitaria, soprattutto nelle zone interne. La spesa sanitaria, già scesa al 6,30% del Pil, rischia di minare i Livelli essenziali di assistenza (Lea), mettendo a repentaglio la salute di migliaia di cittadini.

“La riduzione della spesa sanitaria è un segnale allarmante – afferma ancora il presidente Innocenti. I cittadini tutti, e non solo i pensionati, spesso sono costretti al nomadismo sanitario da regione a regione; un fenomeno umiliante e antidemocratico, accessibile solo a chi non ha difficoltà economiche e che comunque ha ricadute negative sul sistema Paese. L’introduzione dell’Autonomia differenziata delle regioni, senza una giusta e coordinata attenzione, rischia così di accentuare ulteriormente le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari”.

La carenza di medici di base nelle zone interne è un’altra criticità che l’Anp Cia Grosseto sta affrontando. La mancata programmazione e la difficoltà nell’attuare riforme strutturali necessarie stanno mettendo a dura prova la salute di chi abita in zone interne.

In quest’ottica, il presidente Innocenti conclude lanciando un appello ai parlamentari: “È giunto il momento di agire concretamente, con una visione a lungo termine e con un approccio olistico che protegga i diritti e il benessere dei nostri agricoltori pensionati, soprattutto di quelli nelle aree rurali. Dobbiamo evitare l’indifferenza e il rischio di creare una società divisa tra poveri e ricchi. Come Anp Cia Grosseto saremo presenti a tutti i livelli, facendo sentire la nostra voce con determinazione e, se necessario, anche con proteste clamorose. La realtà dei pensionati agricoli merita attenzione e azioni concrete e l’Anp Cia Grosseto non si sottrarrà a questa responsabilità“.

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