Rispescia (Gr). La rassegna nazionale dei vini biologici e biodinamici di Rispescia, una delle manifestazioni più longeve di questo settore in Italia, ha ospitato la terza tappa della campagna di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica. La transizione ecologica passa anche dal settore agricolo e, in un Paese come l’Italia, anche dal settore vitivinicolo.
Fare agricoltura biologica è la strada da intraprendere per favorire la sostenibilità ecologica di tutta la filiera. E se il mercato apprezza sempre di più le produzioni biologiche è anche grazie a progetti come la rassegna degustazione nazionale di vini biologici e biodinamici di Legambiente. Un appuntamento che ormai da 31 anni rappresenta un importante punto di riferimento e una leva per la transizione del settore vitivinicolo made in Italy.
Proprio per questi motivi la rassegna è stata inserita tra le esperienze virtuose che Legambiente sta raccontando con la campagna “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale”, ed è stata scelta come terza tappa nazionale del tour lungo la Penisola.
250 partecipanti da 17 regioni d’Italia, 30 vini selezionati, 2 premi speciali assegnati per la sostenibilità e l’agricoltura eroica. Questi sono i numeri dell’ultima edizione che si è tenuta a Rispescia, in provincia di Grosseto, nella storica sede in cui ogni anno si svolge anche Festambiente, la manifestazione nazionale dell’associazione ambientalista.
Nata nel 1990, la rassegna dei vini biologici e biodinamici è tra le manifestazioni più longeve ancora in vita di questo settore in Italia. Un’iniziativa pensata per valorizzare i vini biologici di qualità e promuovere i produttori italiani ed europei. Nel corso degli anni questa tipologia di vino si è trasformata in una delle fette di mercato più interessanti e promettenti. Basti pensare che il numero complessivo di cantine coinvolte nella produzione di vino biologico in Italia nel 2021 ha raggiunto quota 2.139 (fonte Nomisma).
Ideata da Giancarlo Scalabrelli, professore ordinario di Viticoltura della facoltà di Agraria dell’Università di Pisa (venuto a mancare nel 2020), e realizzata in collaborazione con il corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Pisa e con la media-partnership de La Nuova Ecologia, la rassegna degustazione è stata protagonista di Expo 2015 di Milano in cui si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vini selezionati dell’edizione di quell’anno.
Oltre alla consegna dei riconoscimenti ai produttori dei 30 vini selezionati da una commissione formata da tecnici ed esperti degustatori, tramite degustazione cieca, nel corso dell’evento si è tenuto anche l’incontro dal titolo “Agroecologia e filiera del biologico come risposte alla sfida della crisi ambientale e leve per la competitività del sistema agroalimentare italiano”.
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha commentato: «Anche quest’anno, torniamo a Rispescia (Gr) per celebrare il vino biologico italiano e dimostrare che, affinché la transizione sia reale, è fondamentale non mollare mai la presa e, come nel caso della rassegna degustazione giunta alla sua XXXI edizione, essere addirittura pionieri. Quella della rassegna degustazione è una storia che viene da lontano e che racconta di un settore che, fino a qualche decennio fa, difficilmente avrebbe potuto immaginare un mercato orientato al biologico come quello attuale. Una rivoluzione a cui abbiamo contribuito e che, di diritto, fa parte del percorso che, da Nord a Sud dello Stivale, ci accompagnerà al prossimo congresso nazionale. Un cantiere della transizione che ha fatto la propria parte nel raggiungimento di risultati strategici come, tra gli altri, la legge sul biologico. Adesso, serve alzare ulteriormente l’asticella: il Governo lavori per rendere la transizione in agricoltura economicamente sostenibile e permetta di contare su misure e strumenti attraverso cui fare fronte alle conseguenze della crisi climatica. Il cammino della transizione ecologica dal campo alla tavola prosegua spedito».
Angelo Gentili, responsabile Legambiente agricoltura, ha aggiunto: «Allo scopo di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Europa con le strategie From farm to fork e Biodiversità 2030, è fondamentale garantire un sostegno concreto a chi sceglie di imboccare la strada della sostenibilità. I vigneti bio in Italia hanno raggiunto quota 128.000 ettari, pari al 19% della superficie vitata totale. Quella italiana è la percentuale più alta in Europa e nel mondo. Alla luce di questi dati, appare chiara la necessità di ingranare la giusta marcia e di fare in modo che questo virtuosismo made in Italy possa continuare la propria corsa. La rassegna degustazione va esattamente in questa direzione, premiando e valorizzando i migliori vini biologici e biodinamici del Paese, incoraggiando a fare sempre di più e meglio sia in fatto di sostegno alla buona agricoltura che di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici. I 250 partecipanti e i 32 vini selezionati sono la dimostrazione che siamo a buon punto».
Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, ha concluso: «A oggi, nella nostra Regione sono 225.295 gli ettari certificati bio, pari al 34% della superficie agricola regionale. Gli operatori bio attivi a livello regionale nel 2021 erano invece 6974 (+16,5% rispetto all’anno precedente). Anche il settore vitivinicolo segue questo trend (+9,2%) e si conferma punta di diamante di un territorio che ha le carte in regola per divenire un modello riconosciuto di sostenibilità. Non a caso, la rassegna nazionale di degustazione ha casa in Maremma, in cui sta prendendo forma l’omonimo biodistretto. Aver dato il via al tour toscano dei cantieri per la transizione ecologica di Legambiente proprio in questo fazzoletto di terra, con questo bellissimo evento ha un valore cruciale per l’associazione anche perché, attraverso i migliori vini del nostro Paese, raccontiamo territori, paesaggi, esperienze imprenditoriali che sono il tessuto connettivo della bellezza italiana apprezzata nel mondo».
Elenco dei vini selezionati
Selezione spumanti: Malvasia Spumante Brut Lunaria Ancestrale 2022 Biodinamico Vegan – Società Olearia Vinicola Orsogna, Orsogna (CH); Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Spumante Rosato DOP Extra dry Noi due 2022 – La Piana Winery, Castelvetro di Modena (MO); Piemonte Brachetto DOC 2022 – Fratelli Rovero, Asti
Selezione vini bianchi d’annata: Calabria Pecorello IGP JXP 2022 – Az. Agr. Termine Grosso, Roccabernarda (KR); Veneto IGT MyBrid 2022 – Postumia Vini Srl, Annone Veneto (VE)
Selezione vini bianchi di annate precedenti al 2022: Trentino Moscato Giallo DOC 2021 Vegan – Cantina Aldeno S.c.a., Aldeno (TN); Piemonte Sauvignon DOC Drago 2021 – Fratelli Rovero, Asti; Costa d’Amalfi DOC Puntacroce 2014 – Az.Agr. Biologica Raffaele Palma, Maiori (SA);
Selezione vini rosati: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Frizzante secco FONDO punto zero 2021 – La Piana Winery, Castelvetro di Modena (MO)
Selezione rossi giovani: Sardegna Mandrolisai DOC Kent’Annos 2022 – Coop. Agr. Cantina del Mandrolisai, Sorgono (NU) Marche Sangiovese IGT 2021 – Terre Cortesi Moncaro, Montecarotto (AN)
Selezione rossi affinati: Morellino di Scansano DOCG Heba 2020 – La Fattoria di Magliano Srl, Magliano in Toscana (GR); Monferrato Nebbiolo DOC Nebbiaia 2020 – Fratelli Rovero, Asti (AT); Montepulciano d’Abruzzo DOC Eikos 2019 Vegan – Cantine Agriverde Srl, Ortona (CH); Rosso Piceno Superiore DOC 2019 – Az.Agr. Mrella, Offida (AP); Chianti Classico Riserva DOCG Pio 7 2019 – Impresa Enoagricola Srl Pasolini dall’Onda, Barberino Tavarnelle (FI); Montenetto di Brescia IGT Cervo volante 2018 – Barone Pizzini, Provaglio d’Iseo (BS)
Selezione vini dolci: Recioto di Soave DOCG Arzimo 2018 – La Cappuccina, Monteforte d’Alpone (VR):
Vino passito Foco d’Ambra 2008 – Agraria La Spinosa, Barberino Tavarnelle (FI)
Selezione vini da uve di vitigni autoctoni: Valdobbiadene DOCG Extra Dry 2022 – Az. Agr.Stramaret, Valdobbiadene (TV); Lazio Malvasia Puntinata IGP 2022 – Az. Agr. Biologica Lotti, Cellere (VT); Terre Siciliane Zibibbo IGP Fantasia 2022 – Baglio Diar Soc.Coop. Agr a.r.l., Marsala (TP); Falanghina del Sannio DOP Nanà 2021 Vegan – Az.Agr Fontana Reale, Benevento; Sicilia Nero d’Avola DOC’Saru 2021 – Tenute Cuffaro, Agrigento
Vini selezionati per il miglior rapporto qualità/prezzo: Maremma Toscana DOC Bianco Luna 2021 – Frantoio La Pieve, Campagnatico (GR); Sicilia Nero d’Avola DOC Nedda 2021 – Baglio Diar Soc.Coop. Agr a.r.l., Marsala (TP); Lazio IGP Pancarpo 2020 – Az.Agr. Biologica D.Giangirolami, Latina
Vini selezionati come miglior abbinamento con piatti vegetariani e vegani: Prosecco Treviso DOC Extra Dry Sgàjo Vegan – Perlage Srl, Farra di Soligo (TV); Terre di Cosenza DOC Pircoca 2021 – Masseria Falvo 1727, Saracena (CS)